A fronte dell’incremento dei flussi non programmati di migranti registrato dall’inizio dell’anno, il Governo ha dichiarato nei giorni scorsi lo stato di emergenza nazionale.
“Il Consiglio dei ministri – si legge nel comunicato di fine seduta – ha esaminato i dati presentati dal ministro dell’interno Matteo Piantedosi in relazione al forte incremento dei flussi migratori verso l’Italia registrato nell’anno in corso, che sta determinando situazioni di gravissimo sovraffollamento nei centri di prima accoglienza e, in particolare, presso l’hotspot di Lampedusa, e alle previsioni di un ulteriore incremento delle partenze nei prossimi mesi.
Da questo, la necessità di provvedere con urgenza all’attuazione di misure straordinarie per decongestionare l’hotspot di Lampedusa e per realizzare nuove strutture, adeguate sia alle esigenze di accoglienza sia a quelle di riconoscimento e rimpatrio dei migranti che non hanno i requisiti per la permanenza sul territorio nazionale.
Per tali ragioni, su proposta del ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, il Consiglio dei ministri ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza sull’intero territorio nazionale, per sei mesi, in relazione all’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti in ingresso sul territorio nazionale attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo.
Per l’attuazione degli interventi maggiormente urgenti, sono stati stanziati 5 milioni di euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali.