Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Centro di Formazione Don Bosco Ashaiman

Si è conclusa la visita Ufficiale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Costa d’Avorio e in Ghana. Il Capo dello Stato ha incontrato il Presidente della Repubblica della Costa d’Avorio, Alassane Ouattara. “Ci siamo detti che è importante stimolare e accrescere la collaborazione culturale tra le nostre Università e per lo scambio tra i nostri giovani. Ringrazio il presidente Ouattara per il contributo che la comunità ivoriana che vive in Italia offre al nostro Paese e alla sua economia. Questo ci ha indotto a riflettere insieme, questa mattina, su come tradurre in flussi ordinati e legali il fenomeno migratorio, oggi così disordinato e nelle mani di inaccettabili trafficanti di esseri umani. L’ho anche ringraziato per l’efficace collaborazione che intercorre tra i Ministri dell’Interno dei nostri due Paesi su questo versante del fenomeno migratorio. Ringrazio il Presidente per avere espresso l’apprezzamento per l’iniziativa del Governo italiano con il piano Mattei, che intende essere un piano di concreto, comune lavoro, per lo sviluppo del continente africano. Noi contiamo molto sulla Costa d’Avorio, e contiamo di poter insieme definire, decidere ed effettuare iniziative concrete sul piano della formazione” ha dichiarato Mattarella alla stampa al termine dei colloqui.

Al suo arrivo ad Accra, Mattarella ha incontrato una rappresentanza della collettività italiana e il personale dell’Ambasciata. Il Capo dello Stato è stato ricevuto dal Presidente della Repubblica del Ghana, Nana Addo Dankwa Akufo-Addo. Anche in questa occasione ha ribadito di voler accrescere la collaborazione, soprattutto quella universitaria, per uno scambio di ricercatori, per conoscenza reciproca e scambio di studenti e ha sottolineato l’esigenza di affrontare il fenomeno migratorio.

In occasione della visita al Centro di Formazione Don Bosco di Ashaiman il Presidente della Repubblica ha dichiarato: “Ho visto, come mi aspettavo, che qui si respira anzitutto lo spirito salesiano. Don Bosco ha iniziato così in Italia: c’erano moltitudini di ragazzi, alle volte senza neppure famiglia, senza preparazione, senza possibilità di futuro, senza opportunità di lavoro. Il suo impegno è stato allora in Italia questo, ed ha avuto grande successo. Accanto allo spirito salesiano, l’altro elemento che desidero sottolineare per ringraziare è l’iniziativa, preziosa e lungimirante, della Confindustria del nostro Nord-Est che ha individuato questa formula di straordinaria efficacia per la formazione qui di giovani che aspirano al lavoro e l’addestramento, poi, nelle industrie del nostro Nord Est, perché poi i giovani possono decidere se continuare a lavorare in quelle aziende in Italia o investire qui con la preparazione conseguita. È una formula felice ed è importante che il nuovo presidente della Confindustria italiana, Orsini, abbia assunto nel suo programma nazionale questa formula, perché venga ripetuta nelle altre organizzazioni del nostro Paese, in Italia”.