Inclusione sociale ed economica dei rifugiati in Italia e tutela dei loro diritti fondamentali, in accordo con gli obiettivi di sviluppo sostenibile 2030 riconosciuti dalle Nazioni Unite: sono i contenuti dell’accordo firmato nei giorni scorsi a Roma dal presidente del Consiglio nazionale del Notariato, Giulio Biino, e dalla rappresentante per l’Italia, la Santa Sede e San Marino dell’Unhcr, l’Agenzia Onu per i Rifugiati, Chiara Cardoletti.

Il protocollo individua azioni mirate a realizzare attività di consulenza in particolare per l’autentica di fotografia, di documento o della traduzione dello stesso, l’iscrizione anagrafica, la documentazione necessaria per contrarre matrimonio, il ricongiungimento familiare, la cittadinanza, il riconoscimento dei titoli di studio, il conferimento di una procura, il primo orientamento in ambito societario (aprire o aderire ad un’impresa/società). È prevista anche la diffusione di materiale informativo multilingue sulle principali aree in cui i notai italiani possono assistere i rifugiati nel loro percorso di integrazione sociale ed economica e la realizzazione di iniziative di comunicazione congiunte.

L’accordo rappresenta il contributo che il Consiglio Nazionale del Notariato ha offerto per il raggiungimento in Italia degli obiettivi Global Compact sui rifugiati, progetto dell’Unhcr che rappresenta la volontà politica e l’ambizione della comunità internazionale di rafforzare la cooperazione e la solidarietà con le persone rifugiate e con i Paesi ospitanti in tutto il mondo.
Gli impegni del Notariato saranno presentati dalla delegazione italiana nel corso del Global Refugee Forum, l’assemblea che riunisce ogni quattro anni gli Stati membri delle Nazioni Unite a livello ministeriale, insieme agli altri soggetti interessati, per annunciare impegni concreti e per considerare opportunità, sfide e modalità per promuovere la condivisione delle responsabilità e che si terrà a Ginevra dal 13 al 15 dicembre prossimi.

Nel mondo sono oltre 114 milioni le persone costretta alla fuga da guerre, persecuzioni, violenze e violazioni di diritti umani, di cui il 75 per cento accolto da Paesi a basso o medio reddito.

“Le persone in fuga da conflitti o violenze costituiscono un fenomeno globale che ha un impatto significativo sulla vita di molti – ha dichiarato il presidente Giulio Biino – Nelle società inclusive, in cui ogni individuo, ciascuno con diritti e responsabilità, ha un ruolo attivo da svolgere, l’integrazione dei rifugiati può contribuire a migliorare le condizioni economiche e sociali delle comunità locali sia dei Paesi di origine che di destinazione, ed è proprio con questo scopo che il Notariato e l’Unhcr si sono impegnati a collaborare” .

“L’Italia deve affrontare una sfida molto complessa nell’assicurare che le persone in fuga abbiano la possibilità di ricostruire la propria vita e contribuire alle comunità che le accolgono. Per questo motivo e’ molto importante l’impegno di tutte le componenti della società per favorire un’accoglienza e integrazione efficace e umana – ha dichiarato Chiara Cardoletti, rappresentante per l’Italia, la Santa Sede e San Marino dell’Unhcr – Siamo molto felici di avere al nostro fianco il Notariato italiano, che ringraziamo di cuore per il contributo per l’inclusione sociale ed economica dei rifugiati in Italia e per la tutela dei loro diritti”.