L’arrivo dei rifugiati da Cipro (foto della Comunità di Sant’Egidio)

Sono atterrati nei giorni scorsi a Fiumicino, con un volo proveniente da Beirut, 46 rifugiati siriani, tra cui alcuni minori, che hanno vissuto a lungo nei campi profughi della regione dell’Akkar, nella Valle della Bekaa e in alloggi precari alla periferia di Beirut. 

Il loro arrivo in Italia, in un momento difficilissimo per il Libano a causa del vicino conflitto israelo-palestinese, è stato reso possibile grazie ai Corridoi umanitari promossi da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese evangeliche in Italia e Tavola valdese, in accordo coi Ministeri dell’Interno e degli Esteri, che dal febbraio 2016 hanno portato in salvo in Italia, solo da questo paese, 2.700 persone. Complessivamente in Europa con i Corridoi umanitari sono giunti oltre 6.500 rifugiati.

I nuclei familiari sono stati accolti in 7 regioni italiane (Lazio, Sicilia, Calabria, Piemonte, Veneto, Campania, Toscana), in parte grazie ai loro parenti, giunti in precedenza coi Corridoi Umanitari e ormai bene integrati nel nostro Paese, in parte in case messe a disposizione da famiglie italiane e associazioni. Queste ultime li accompagneranno nel percorso di integrazione, grazie all’apprendimento della lingua italiana e, una volta ottenuto lo status di rifugiato, all’inserimento nel mondo lavorativo. 

Sempre grazie ai corridoi umanitari della Comunità di Sant’Egidio, alcuni giorni prima sono arrivate da Cipro 20 persone. In fuga dall’Afghanistan e dalle guerre che colpiscono diversi Paesi africani, come Repubblica Democratica del Congo, Camerun e Somalia, hanno trascorso lunghi periodi di permanenza nel campo profughi di Pournara. Situato nei pressi della capitale Nicosia, il campo è stato visitato da papa Francesco durante il suo viaggio a Cipro nel dicembre 2021. Per due estati consecutive oltre 200 giovani delle Comunità di Sant’Egidio di diversi Paesi europei hanno trascorso le loro vacanze in questo campo organizzando il Ristorante dell’Amicizia, ma anche corsi di lingua italiana e inglese per giovani e adulti, insieme ad attività educative e ricreative per i numerosi minori presenti.

I singoli e i nuclei familiari (sono presenti anche due bimbi di 5 e 9 mesi) accolti a Fiumicino, sono ospitati nel Lazio, nelle Marche e in Sicilia e subito avviati verso l’integrazione. L’arrivo dei rifugiati da Cipro è stato preceduto da quello di 11 cittadini afghani giunti a Roma da Islamabad. Rifugiati in Pakistan dall’agosto 2021, questi nuclei familiari, composti anche di minori e anziani, hanno trascorso oltre due anni in condizioni gravemente precarie in un campo profughi informale nel centro della capitale pachistana. Dopo la caduta di Kabul e la grande mobilitazione iniziale, molti tra gli afghani riusciti a salvarsi rifugiandosi nei paesi confinanti, restano ancora in attesa di reinsediamento.

“I corridoi umanitari, interamente autofinanziati, sono un’iniziativa della società civile che rivela quanto sia possibile coniugare la salvezza dai viaggi in mare e dai trafficanti di esseri umani con l’accoglienza e l’integrazione. Una best practice riconosciuta a livello internazionale che può diventare un modello per tutta l’Unione Europea. In questo tempo, segnato dal moltiplicarsi delle guerre, sono una risposta concreta per persone e famiglie vulnerabili, che hanno il diritto di essere protette e a cui va offerto vita e speranza per il futuro” dicono da Sant’Egidio.