Nella conversione in legge del Dl 16/2023 sono state prorogate fino alla fine del 2023 le attività di assistenza e accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina, nei centri di accoglienza straordinaria e nel Sistema di accoglienza e Integrazione, ma anche nel nuovo sistema di accoglienza diffusa gestito dal Terzo Settore o tramite il contributo di sostentamento per chi ha trovato una sistemazione autonomamente. È prorogata alla stessa data anche la validità dei permessi di soggiorno per protezione temporanea rilasciati ai profughi.
I 100 euro pro capite al giorno in favore dei Comuni che accolgono minori stranieri non accompagnati sono riconosciuti non più a titolo di rimborso per i costi sostenuti ma a titolo di contributo. Sono state incrementate le risorse da destinare ai Comuni.
È prorogato fino al 31 dicembre 2023 anche lo stato di emergenza per intervento all’estero in conseguenza degli avvenimenti in atto in Ucraina al fine di garantire la prosecuzione delle attività di soccorso e assistenza della popolazione svolte all’estero dal Servizio nazionale nell’ambito del meccanismo di protezione civile.
Sono prorogate al 31 dicembre 2023 anche le deroghe previste dalla normativa vigente sul riconoscimento delle qualifiche professionali del personale medico e sanitario ucraino. Le strutture sanitarie e sociosanitarie interessate possono, quindi, ancora procedere al reclutamento temporaneo di tali professionisti, muniti del passaporto europeo delle qualifiche per i rifugiati, con contratti a tempo determinato o con incarichi libero-professionali. I professionisti interessati depositano presso la struttura sanitaria che procede al reclutamento temporaneo la documentazione attestante il possesso della qualifica professionale sanitaria o di operatore socio-sanitario, munita di traduzione asseverata presso il tribunale.
Qui il testo completo della legge 21 aprile 2023, n. 46 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 2 marzo 2023, n. 16,