Il numero di lavoratori domestici regolarmente assunti è ulteriormente aumentato nel 2021, avvicinandosi alla soglia del milione di unità. Aumentano anche i datori di lavoro, portando a quasi due milioni il numero di persone coinvolte nei rapporti di lavoro in regola. È uno dei dati che emerge dal IV Rapporto annuale sul lavoro domestico a cura dell’Osservatorio Domina, un centro studi e raccolta dati per monitorare e studiare le attività, i fenomeni e i trend del settore a livello nazionale e locale.
Secondo gli ultimi dati Inps disponibili, i lavoratori domestici sono oltre 960 mila, in ulteriore aumento rispetto all’anno precedente, un settore caratterizzato da una forte presenza straniera (70 per cento del totale) e da una prevalenza femminile (85 per cento), anche se negli ultimi anni si è registrato un aumento sia degli uomini sia della componente italiana.
Prendendo in considerazione i singoli gruppi genere/cittadinanza, le lavoratrici donne straniere sono il gruppo più numeroso e rappresentano il 57,5 per cento del totale. Il 12,4 per cento dei domestici è rappresentato da uomini stranieri, mentre gli uomini italiani rappresentano il 2,6 per cento.
La provenienza è in maggior parte dall’Est Europa (35,8 per cento), seguono l’Italia (30), l’Asia (17,1), l’America Latina (9,5) e l’Africa (7,2).
Le donne straniere hanno registrato un progressivo calo tra il 2012 e il 2019, perdendo quasi 115 mila unità in sette anni (18 per cento). Nel 2020 si è invertita la tendenza, registrando un aumento del 4,9 per cento (+26 mila unità). Nel 2021 il numero si è mantenuto sostanzialmente invariato. Le donne italiane sono invece in crescita progressiva dal 2012. Complessivamente, in nove anni il numero è passato da 180 mila a 263 mila (+46 per cento). Tra gli uomini, invece, gli italiani sono raddoppiati dal 2012 al 2021, passando da 13 mila a 25 mila, seguendo di fatto la tendenza delle donne italiane. Gli uomini stranieri hanno invece registrato un netto calo tra il 2012 e il 2014 (-40 per cento in soli due anni) e poi proseguito il calo fino al 2019, anche se con ritmi meno intensi (-32 per cento tra il 2014 e il 2019). Nel 2020 e nel 2021, invece, gli uomini stranieri sono la categoria che ha registrato l’aumento maggiore (62 per cento), trainati dalla procedura di regolarizzazione.
La storia delle politiche di emersione degli immigrati irregolari, le cosiddette sanatorie, evidenzia il legame tra il lavoro domestico e la presenza di immigrati irregolari: l’andamento della presenza irregolare in Italia diminuisce in occasione della regolarizzazione e torna a crescere progressivamente.
Qui potete scaricare delle schede infografiche tratte dal rapporto