Il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministri Raffaele Fitto e Marina Calderone, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo sulle condizioni di ingresso e soggiorno dei cittadini di Paesi terzi che intendano svolgere lavori altamente qualificati e che abroga la direttiva 2009/50/Ce del Consiglio sulla stessa materia.
La direttiva promuove un regime più attrattivo ed efficace per i lavoratori altamente qualificati provenienti da Paesi terzi, ampliando l’ambito di applicazione soggettiva e prevedendo procedure più rapide, criteri di ammissione flessibili e inclusivi, al fine di favorire una mobilità più agevole all’interno dell’Unione.
Tra le principali modifiche introdotte, la possibilità di rilasciare la Carta Blu Ue anche ai lavoratori stagionali in possesso dei requisiti richiesti per i lavori altamente qualificati, considerati quindi al di fuori delle quote massime di stranieri da ammettere nel territorio dello Stato per lavoro subordinato. Previste inoltre la facilitazione per l’ingresso di dirigenti e specialisti operanti nei servizi delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, la promozione dell’imprenditorialità innovativa, consentendo ai cittadini stranieri con Carta Blu Ue la possibilità di esercitare un’attività autonoma in parallelo a quella di lavoro subordinato e condizioni più favorevoli per il ricongiungimento familiare e per l’accesso al mercato del lavoro del coniuge e dei familiari del richiedente la Carta Blu Ue.