I migranti più vulnerabili sono stati particolarmente colpiti dalle crisi, che li hanno esclusi anche dal sistema finanziario, ma la maggioranza ha consolidato i rapporti con le istituzioni finanziarie e prosegue, anche su questo fronte, il suo percorso di inclusione. Traiettorie differenti, descritte nel nuovo rapporto Le imprese a titolarità immigrata in Italia e l’inclusione finanziaria dei cittadini stranieri.

Il rapporto, curato dal Centro Studi di Politica Internazionale, è uno dei prodotti dall’Osservatorio di Futurae. Programma Imprese Migranti, nato dalla collaborazione tra Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e Unioncamere e finanziato dal Fondo Nazionale per le Politiche Migratorie. Analizza l’inclusione finanziaria nelle sue principali dimensioni, attraverso i risultati di indagini campionarie condotte tra i migranti e attraverso i dati e la prospettiva delle banche e degli altri operatori, anche con approfondimenti sulle rimesse e sulla finanza digitale.  

Gli indicatori più importanti dell’inclusione finanziaria sono ora confluiti anche nella dashboard interattiva sulle imprese migranti curata da Infocamere, già arricchitasi di schede sulla popolazione straniera in Italia per un quadro di contesto più completo. Infocamere cura report semestrali su L’imprenditoria straniera in Italia che propongono una lettura veloce del fenomeno attraverso i dati del Registro Imprese. Anche questi nuovi strumenti di conoscenza prodotti dall’Osservatorio di Futurae sono ora disponibili online sui siti del Ministero, di Unioncamere e su Integrazionemigranti.gov.it