Secondo i dati Istat appena pubblicati, nel 2023, si stimano poco più di 2,2 milioni di famiglie in povertà assoluta con un’incidenza, pari all’8,4 per cento rispetto al totale delle famiglie residenti, sostanzialmente stabile rispetto al 2022. Nel complesso, sono in povertà assoluta quasi 5,7 milioni di individui, pari al 9,7 per cento del totale degli individui residenti, come nell’anno precedente. L’incidenza di povertà assoluta diminuisce al crescere del titolo di studio della persona di riferimento della famiglia.

La povertà assoluta continua a colpire i minori
Nel 2023, la povertà assoluta in Italia interessa oltre 1 milione 295mila minori (13,8 per cento rispetto al 9,7 a livello nazionale). Le famiglie in povertà assoluta in cui sono presenti minori sono quasi 748mila, con un’incidenza pari al 12,4 per cento. Anche la cittadinanza gioca un ruolo importante nel determinare la condizione socio-economica delle famiglie con minori. L’incidenza di povertà assoluta delle famiglie con minori composte solamente da italiani si attesta all’8,2per cento, mentre arriva al 41,4 per le famiglie con minori composte unicamente da stranieri (è il 34,1 per cento nel caso più generale in cui nella famiglia con minori ci sia almeno uno straniero).

Si confermano valori elevati per la povertà assoluta tra gli stranieri
Nel 2023, si contano oltre 1,7 milioni di stranieri in povertà assoluta, con un’incidenza individuale pari al 35,1 per cento, oltre quattro volte e mezzo superiore a quella degli italiani (7,4 per cento). Le famiglie in povertà assoluta sono nel 68,6 per cento dei casi famiglie di soli italiani (oltre 1 milione e 519mila, incidenza pari al 6,3 per cento) e, per il restante 31,4 per cento, famiglie con stranieri (697mila), pur rappresentando queste ultime solamente l’8,7 per cento di tutte le famiglie residenti.
Per le famiglie con almeno uno straniero l’incidenza di povertà assoluta è pari al 30,4 per cento; è al 35,1 per cento per quelle composte esclusivamente da stranieri (interessando oltre 568mila famiglie) ed è il 6,3 per cento per le famiglie di soli italiani. I valori assunti dall’incidenza per le famiglie dove sono presenti stranieri sono i più alti registrati dal 2014; tale evidenza è particolarmente accentuata per le famiglie composte esclusivamente da stranieri, che passano dal 25,2% del 2014 al 35,1% del 2023.
Nelle famiglie con stranieri in cui la persona di riferimento è in cerca di occupazione, l’incidenza della povertà assoluta è pari al 36,8 per cento (17,4 per cento per le famiglie composte solamente da italiani); se la persona di riferimento è occupata, la condizione di povertà riguarda invece più di una famiglia con stranieri su quattro (29,3 per cento, oltre sette volte superiore a quella delle famiglie di soli italiani). Per le famiglie con persona di riferimento. in cerca di occupazione, i valori più elevati si registrano per le famiglie di soli stranieri (37,7 per cento), oltre il doppio rispetto a quelle composte da soli italiani (17,4 per cento).
Le famiglie con almeno uno straniero in cui sono presenti minori mostrano un’incidenza di povertà pari al 34,1 per cento (331mila famiglie); il sottoinsieme delle famiglie di soli stranieri con minori presenta il più diffuso disagio economico (41,4 per cento), cinque volte superiore a quello delle famiglie di soli italiani con minori (8,2 per cento).

Per le famiglie con minori è elevata anche l’incidenza di povertà relativa
L’incidenza della povertà relativa cresce in relazione all’aumentare del numero dei componenti della famiglia; nel 2023, per quelle monocomponenti si attesta al 4,3 per cento cresce fino ad arrivare al 32,7 per cento per le famiglie più numerose. L’incidenza di povertà relativa è pari all’8,8 per cento per le famiglie di soli italiani, ma è oltre tre volte più elevata per le famiglie con almeno uno straniero (30,3 per cento; arriva al 32 per cento per quelle di soli stranieri).

Soglia di povertà assoluta: rappresenta la spesa minima necessaria per acquisire i beni e servizi inseriti nel paniere di povertà assoluta. Varia, per costruzione, in base alla dimensione della famiglia, alla sua composizione per età, alla regione e dimensione del comune di residenza.
Soglia di povertà relativa: per una famiglia di due componenti è pari alla spesa media per persona nel Paese (ovvero alla spesa pro-capite e si ottiene dividendo la spesa totale per consumi delle famiglie per il numero totale dei componenti).