Si è tenuto nei giorni scorsi a Strasburgo il primo incontro del sottogruppo del Consiglio d’Europa sulla politica dell’istruzione superiore, incentrato sulle modalità per aiutare i rifugiati a utilizzare le loro qualifiche in modo efficace nelle comunità ospitanti e su come assisterli nel modo più efficiente nel mondo del lavoro, nell’istruzione superiore e nell’integrazione sociale.
Il Passaporto Europeo delle Qualifiche per i Rifugiati (Eqpr) è incentrato sull’equità, garantendo che le qualifiche di ciascun rifugiato siano valutate esclusivamente in base al merito, mantenendo vive le sue aspirazioni. Questo approccio riconosce il potenziale delle persone che hanno affrontato interruzioni significative nel loro percorso accademico o professionale.
Il lavoro svolto finora ha portato il Dipartimento dell’Istruzione ad avviare la stesura di una Raccomandazione del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa sulla valorizzazione delle competenze accademiche e professionali dei rifugiati in Europa. La Raccomandazione sarà accompagnata da Linee guida per massimizzare i benefici derivanti dall’uso dell’Eqpr per facilitare e garantire l’ammissione a ulteriori studi di istruzione superiore e l’accesso al mercato del lavoro per i rifugiati.
Dal 20 al 22 febbraio, 36 valutatori di credenziali provenienti da 10 centri nazionali di riconoscimento partner dell’Eqpr, hanno completato la formazione sulla sua metodologia. Oltre a completare la formazione, hanno anche messo in pratica le conoscenze acquisite conducendo valutazioni online delle qualifiche dei rifugiati. Sono stati infatti valutati i titoli di 18 rifugiati e l’esito delle valutazioni sarà noto nelle prime settimane di marzo.
Attuato dal Consiglio d’Europa dal 2017, l’Eqpr aiuta i rifugiati a ricostruire la propria vita nei paesi ospitanti dando loro l’opportunità di far valutare le proprie qualifiche anche in assenza di una documentazione completa. La metodologia Eqpr si basa su un questionario di autovalutazione compilato dal rifugiato e su un colloquio strutturato. Il colloquio è condotto da un team di due valutatori. almeno uno dei quali abbia una conoscenza approfondita della lingua e del sistema educativo del paese da cui il richiedente dichiara di avere la sua qualifica .
Grazie alla sua metodologia collaudata e credibile, l’Eqpr è stata in grado di adattarsi rapidamente alle recenti crisi, fornendo, ad esempio, una risposta rapida per sostenere le persone in fuga dalla guerra in Ucraina.
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