Il ministro dell’Interno Piantedosi e il ministro degli esteri libico Al Taher Salem Al Baourin (foto Ministero dell’Interno)

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, nei giorni scorsi, ha incontrato al Viminale il suo omologo albanese Taulant Balla. “Il rapporto tra Italia e Albania – ha dichiarato Piantedosi – è sempre più saldo, come testimoniato dalla piena sintonia tra i nostri due Primi Ministri e dall’intesa raggiunta per il rafforzamento della collaborazione nella gestione dei flussi migratori. L’Albania, oltre a essere un partner strategico è anche un Paese amico che sta dimostrando con i fatti la propria amicizia”.

“La nostra comunanza di visioni – ha sottolineato Piantedosi – riguarda anche la lotta alle reti criminali transnazionali dedite al traffico di migranti e alla tratta di esseri umani, e la nostra attenzione deve restare alta sui flussi irregolari per il possibile rischio di infiltrazioni terroristiche sulle rotte migratorie, con particolare riferimento ai foreign fighters”. La riunione bilaterale dei due ministri è stata anche l’occasione per confrontarsi sulle iniziative antimafia, la lotta al traffico di stupefacenti e la cooperazione tra le forze di polizia.

Il giorno successivo, il ministro dell’Interno e il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, in visita ufficiale in Libia, hanno incontrato il ministro degli Affari Esteri del Governo libico Al Taher Salem Al Baour e il ministro dell’Interno Imad Mustafa Trabelsi. “La missione in Libia – ha dichiarato Piantedosi – si inserisce nelle relazioni che abbiamo instaurato con i Paesi dell’area mediterranea, che ci vedono impegnati in un dialogo continuativo e strutturato. Lo scambio di informazioni costante con questi Paesi è testimoniato dall’assiduità dei contatti con i miei omologhi: nei giorni scorsi mi sono recato in Algeria e ho avuto un colloquio telefonico con il ministro dell’Interno tunisino per aggiornarci sui flussi migratori”.

Nel corso della riunione con il ministro degli Affari Esteri libico si è discusso dell’importanza di una gestione condivisa del fenomeno migratorio con l’Unione europea e con i Paesi di origine dei flussi. La visita ufficiale è proseguita con un incontro con il ministro Trabelsi. “In apertura del colloquio ho ringraziato il mio omologo libico – ha detto Piantedosi – per l’amicizia e per la collaborazione nelle iniziative in tema di lotta ai trafficanti di esseri umani, che evidenziano dei primi risultati tangibili. In un clima di collaborazione, abbiamo condiviso strategie operative, per un avvio immediato dei progetti dedicati ai rimpatri volontari assistiti verso i Paesi di origine”.