La Commissione europea ha presentato una serie di nuove iniziative comprese in un pacchetto sulla mobilità delle competenze e dei talenti, destinate a rendere l’Unione europea più attraente per i talenti provenienti da Paesi terzi e a facilitare la mobilità al suo interno. Le misure comprendono un nuovo bacino di talenti dell’Ue, inteso a favorire l’incontro tra i datori di lavoro europei e le persone in cerca di lavoro nei Paesi terzi, e misure volte a promuovere il riconoscimento delle qualifiche e la mobilità.
In tutta l’Unione europea rimangono carenze di competenze a vari livelli e in molteplici settori. Per colmarle, l’Ue si impegna innanzitutto al suo interno, agendo per riqualificare e sviluppare le competenze e per sfruttare il potenziale inutilizzato della sua forza lavoro a vantaggio del mercato unico. Il tasso di posti di lavoro vacanti è salito l’anno scorso al 2,9 per cento, più del doppio rispetto al 2012. I cambiamenti demografici sono destinati ad aggravare i problemi del mercato del lavoro. La popolazione in età lavorativa nell’Ue passerà da 265 milioni nel 2022 a 258 milioni nel 2030. .
Per ovviare alle carenze attualmente sperimentate dagli Stati membri, l’Ue dovrà anche attrarre competenze e talenti dal resto del mondo. Affinché questo approccio abbia successo, l’Unione europea deve essere in grado di procurarsi e di trattenere i talenti necessari. Anche lo sviluppo della cooperazione con Paesi terzi partner in materia di migrazione dei lavoratori può risultare reciprocamente vantaggioso, alimentando le competenze e il sostegno finanziario all’economia del paese di origine. Nella gara mondiale per attirare talenti, gli Stati membri saranno sostenuti dalle seguenti iniziative
Il bacino di talenti dell’Ue: agevolare le assunzioni da Paesi terzi
La prima piattaforma dell’Ue di questo tipo faciliterà e velocizzerà le assunzioni internazionali per aiutare i datori di lavoro ad accedere a un bacino più ampio di competenze e talenti. Gli Stati membri parteciperanno al bacino di talenti dell’Ue su base volontaria e ne sosterranno la gestione. La piattaforma fornirà anche informazioni sulle procedure di assunzione e migrazione negli Stati membri e comprenderà rigorose garanzie per assicurare condizioni eque di assunzione e di lavoro.
Il bacino di talenti dell’Ue sosterrà inoltre l’attuazione di partenariati volti ad attirare talenti, su misura con Paesi terzi, che offrano opportunità di mobilità per lavoro o formazione. Le persone in cerca di lavoro che hanno sviluppato le proprie competenze nell’ambito di un partenariato per i talenti riceveranno un attestato, visibile ai datori di lavoro partecipanti, che certificherà le loro qualifiche. Queste opportunità di migrazione legale, che devono essere accompagnate da una cooperazione rafforzata in materia di riammissione, possono disincentivare la migrazione irregolare.
Un riconoscimento più semplice e rapido delle qualifiche acquisite nei Paesi terzi
Facilitare il riconoscimento delle qualifiche e la convalida delle competenze acquisite nei Paesi terzi è cruciale sia per i datori di lavoro alla ricerca di lavoratori qualificati, sia per i cittadini di Paesi terzi che cercano di accedere al mercato del lavoro dell’Ue e per la loro integrazione nelle società di accoglienza.
Fare della mobilità ai fini dell’apprendimento un’opportunità per tutti
La proposta di raccomandazione del Consiglio, L’Europa in movimento, relativa a opportunità di mobilità a fini di apprendimento per tutti, mira a promuovere la mobilità in tutti i settori dell’istruzione e della formazione e invita gli Stati membri a integrare la mobilità per l’apprendimento all’interno dell’Ue in tutti i percorsi di istruzione e formazione, dall’istruzione scolastica all’istruzione e formazione professionale, in particolare gli apprendistati, all’istruzione superiore e per adulti e agli scambi di giovani.
La Commissione propone di fissare nuovi obiettivi ambiziosi per il 2030: aumentare la percentuale di esperienze di mobilità ad almeno il 25 per cento per chi è in possesso di un diploma di istruzione superiore, almeno il 20 per cento per i discenti con minori opportunità e almeno il 15 per cento per i discenti degli istituti di formazione professionale. La proposta promuove inoltre l’attrattiva dell’Ue come luogo di apprendimento per i talenti provenienti da Paesi terzi.
Prossime tappe
La proposta della Commissione relativa a un bacino di talenti dell’UE sarà ora negoziata dal Parlamento europeo e dal Consiglio. La Commissione sosterrà l’attuazione, da parte degli Stati membri, della raccomandazione sul riconoscimento delle qualifiche dei cittadini di Paesi terzi e li inviterà a riferire in merito alle iniziative nazionali, alle riforme, alle buone pratiche e alle statistiche. La raccomandazione “L’Europa in movimento” sarà sottoposta al Consiglio affinché la esamini e la adotti.