Crescere in Italia, oltre le disuguaglianze: il primo rapporto della Fondazione Cariplo sulle disuguaglianze è un lavoro di ricerca finalizzato a creare conoscenza sulle diverse dimensioni della disuguaglianza e a portare all’attenzione del dibattito pubblico il tema attraverso una nuova prospettiva che possa essere utile per sviluppare insieme nuove e più efficaci soluzioni per lo sviluppo di società più inclusive e fornire uno strumento di conoscenza per addetti e non addetti ai lavori.
Il rapporto è stato curato da Federico Fubini (vicedirettore del Corriere della Sera), Valentina Amorese (programme officer Area Ricerca Scientifica, Fondazione Cariplo), Gian Paolo Barbetta (Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore Evaluation Lab, Milano).
Dopo aver tracciato gli indicatori principali e le dimensioni che concorrono a generare la disuguaglianza economica e di reddito in Italia, la ricerca si concentra sull’impatto della disuguaglianza nei percorsi di apprendimento, nella costruzione della persona e della visione del “proprio posto nel mondo”. Questa parte è stata condotta in ambito locale, al fine di disporre di un contesto di dimensioni tali da permettere di far emergere le diverse dinamiche compresenti in uno stesso territorio. Il territorio di Milano, in particolare, ha fatto da “incubatore” per un’analisi sul campo che ha permesso di indagare la dimensione di “outlook”, ossia di sguardo sul proprio futuro, da parte dei ragazzi.
“Se vogliamo scardinare la dinamica dove chi ha poche opportunità è destinato ad averne sempre meno non possiamo attendere che siano proprio queste persone a prendere l’iniziativa, ma dobbiamo deliberatamente e tenacemente andare a cercarle. Siamo convinti che davanti a questa disuguaglianza di possibilità sia necessario passare da un atteggiamento di attesa a uno di iniziativa. Questo atteggiamento proattivo emerge come un metodo necessario di fronte a una disuguaglianza di futuro sempre più pericolosa per le nostre persone, per il nostro Paese e per la nostra democrazia, e rappresenta la chiave di volta per liberare potenzialità e offrire occasioni di crescita realmente accessibili” ha detto Giovanni Fosti, presidente della Fondazione Cariplo
Come emerge dal rapporto, da decenni la nostra società ha vissuto grandi trasformazioni e al contempo l’area della povertà è cresciuta in maniera molto importante: nel 2021 circa due milioni di famiglie si trovano in una situazione di povertà assoluta, più del doppio rispetto al 2005. La mobilità sociale è un obbiettivo che va sostenuto con opportuni interventi per garantire la rimozione degli ostacoli che non la permettono, contrastando la disuguaglianza di opportunità.
Le fragilità si propagano e si sommano: esiste una compresenza tra diverse forme di esclusione e di “povertà” che toccano varie dimensioni della vita delle persone; laddove il livello di studio è più alto la popolazione presenta delle condizioni di salute generale migliori. Ma allo stesso tempo oggi in Italia solo l’8 per cento dei giovani con genitori senza un titolo superiore ottiene un diploma universitario (22 per cento la media Ocse).
Un capitolo del rapporto è dedicato all’importanza della nazionalità e titolo di studio dei genitori per gli studenti. Dai dati emerge che all’inizio del percorso scolastico, i ragazzi stranieri soffrono di uno svantaggio rispetto agli italiani; circa il 35 per cento dei primi ricade nel gruppo degli studenti con apprendimento “molto scarso”, contro meno del 20 per cento dei secondi. Inoltre, il percorso scolastico non sembra contribuire a colmare il divario. Infatti, oltre il 52 per cento dei ragazzi stranieri che iniziavano la propria carriera scolastica nella posizione di maggior svantaggio si trovano nella stessa posizione sei anni più tardi; oltre il 70 per cento degli studenti stranieri che erano nei due gruppi con apprendimenti più bassi in seconda elementare rimangono negli stessi gruppi al termine della terza media. Ma come spiega Paola Milani, ordinaria di Pedagogia generale dell’Università di Padova “La mobilità sociale è sempre possibile, ma va sostenuta con opportuni interventi per garantire la rimozione degli ostacoli che non la permettono e ‘limitano il pieno sviluppo della persona umana’, come indicato dall’articolo 3 della nostra Costituzione”.
Qui potete scaricare il rapporto
Il sito Disuguaglianze della Fondazione Cariplo