Immigrazione, richiesta asilo e cittadinanza: sono questi i temi e le procedure per quali i cittadini stranieri spesso hanno necessità dell’assistenza legale. Ne parliamo con Giulia Penna, avvocato specializzata in diritto dell’immigrazione, socia di Asgi (associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione), sezione Piemonte, che offre anche consulenza allo sportello legale attivato dall’associazione Cambalache di Alessandria.

“Appena arrivati in Italia, spesso i cittadini stranieri non hanno le giuste informazioni per la loro regolarizzazione e si affidano a canali informali come il passaparola. L’avvocato deve sovente rimediare a problemi causati proprio da questo. Inoltre la normativa italiana in materia è complicata e si rischia di andare contro la legge” spiega l’avvocato Penna (a sinistra nella foto).

Le pratiche che i legali si trovano ad affrontare riguardano la possibilità di trattenersi per un lungo periodo sul territorio italiano per chi arriva con un visto turistico che è valido per 90 giorni, la regolarizzazione o l’ingresso in Italia di un famigliare stretto, i requisiti di cittadinanza necessari per inoltrare la domanda o le pratiche connesse a domande già inoltrate e delle quali si aspetta il riscontro per mesi. “Anche se il lavoro dell’avvocato servirebbe per la tutela dei diritti, spesso dobbiamo fornire un’assistenza legale anche per accedere agli uffici e avere risposte. Ad Alessandria abbiamo attivato canali di dialogo per interloquire con gli enti”.

Una pratica molto frequente è la richiesta di asilo. “Oggi i cittadini stranieri hanno pochi canali di ingresso regolari, ovvero motivi di lavoro o di famiglia. La manifestazione della volontà di richiedere asilo può essere fatta direttamente dal cittadino, il quale spesso si rivolge ad associazioni del terzo settore per il supporto alla domanda ed eventualmente per l’assistenza di avvocato. Il permesso di soggiorno provvisorio viene rinnovato per la durata della domanda, che può arrivare anche a tre o quattro anni” dice Giulia Penna.

“Per l’audizione alla Commissione territoriale competente per le domande di asilo può servire la presenza di un avvocato che evidenzi i rischi di persecuzione nei Paesi di origine. Per un ricorso nel caso di risposta negativa, l’assistenza tecnica di un legale è invece necessaria” sottolinea l’avvocato.