Fissate le quote dei lavoratori stranieri che possono fare ingresso in Italia per lavorare: è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il cosiddetto Decreto flussi (Dpcm del 29 dicembre 2022). Il decreto fissa una quota massima di ingressi pari a 82.705 unità, 44.000 delle quali riservate agli ingressi per motivi di lavoro stagionale. Le quote fissate per gli ingressi per motivi di lavoro non stagionale e autonomo sono 38.705 unità, di cui 30.105 unità riservate agli ingressi per lavoro subordinato non stagionale nei settori dell’autotrasporto, dell’edilizia e turistico-alberghiero, nonché, novità di quest’anno, della meccanica, delle telecomunicazioni, dell’alimentare e della cantieristica navale.

Un’importante novità introdotta dal Decreto riguarda la necessità che il datore di lavoro prima dell’invio della richiesta di nulla osta al lavoro verifichi, presso il Centro per l’Impiego competente, che non vi siano altri lavoratori già presenti sul territorio nazionale disponibili a ricoprire il posto di lavoro per cui si ha intenzione di assumere il lavoratore che si trova all’estero. 
La verifica preventiva di indisponibilità di lavoratori presenti sul territorio nazionale non è necessaria per i lavoratori stagionali e per i lavoratori formati all’estero.  Trascorsi 30 giorni dalla presentazione delle domande senza che siano emerse ragioni ostative, il nulla osta viene rilasciato automaticamente e inviato, in via telematica, alle rappresentanze diplomatiche italiane dei Paesi di origine che, dovranno rilasciare il visto di ingresso entro venti giorni dalla relativa domanda.

Fino al 22 marzo 2023 è disponibile l’applicativo per la precompilazione dei moduli di domanda sul Portale servizi del Ministero. Il sistema sarà disponibile dalle 8 alle 20 tutti i giorni della settimana, sabato e domenica compresi. Le istanze dovranno essere trasmesse esclusivamente con modalità telematiche, per tutte le tipologie di lavoro subordinato, stagionale e non, previste agli articoli 3, 4 e 6 del Dpcm, dalle ore 9 del 27 marzo 2023, sessantesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del decreto in Gazzetta ufficiale.

Il lavoratore, nel caso di conversione in lavoro subordinato, dovrà presentare, al momento della convocazione presso lo Sportello Unico, la proposta di contratto di soggiorno sottoscritta dal datore di lavoro, valida come impegno all’assunzione da parte dello stesso datore di lavoro. Successivamente il sistema provvederà alla generazione della Comunicazione Obbligatoria di assunzione ed al suo invio telematico al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Tutte le informazioni sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Decreto flussi: Dpcm del 29 dicembre 2022

Applicativo per la precompilazione dei moduli di domanda 

Circolare interministeriale n. 648 del 30 gennaio 2023 sulle procedure e Circolare interministeriale di rettifica n. 732 del 01 febbraio 2023

Come assumere lavoratori non comunitari anno 2023 (Anpal: Agenzia nazionale politiche attive del lavoro)