A conclusione di una visita di due giorni in Italia, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi, ha accolto con favore le rassicurazioni da parte del Governo italiano che il Paese manterrà il suo impegno a proteggere e trovare soluzioni durature per i rifugiati in un contesto di costante pressione migratoria ai confini marittimi e terrestri.

Grandi ha sostenuto l’appello dell’Italia per una maggiore solidarietà e condivisione delle responsabilità tra i Paesi europei per le persone che arrivano in Italia via mare in cerca di protezione da violenze e persecuzioni. Ha ribadito che l’Unhcr, l’Agenzia Onu per i Rifugiati, ha da tempo auspicato un accordo su meccanismi prevedibili di sbarco e redistribuzione delle persone soccorse in mare, come complemento necessario ad una più solida capacità di ricerca e soccorso guidata dagli Stati.

“Continueremo a dare il nostro sostegno all’Italia per la gestione dei flussi migratori nel rispetto del diritto internazionale – ha dichiarato Grandi in un comunicato diffuso ai media, aggiungendo che – per quanto la Guardia Costiera italiana e la Guardia di Finanza svolgano un eccellente lavoro di salvataggio, le risorse messe in campo dall’Europa per il soccorso in mare non sono sufficienti e, fino a quando resteranno tali, l’azione della società civile deve essere difesa e sostenuta, sempre in stretto coordinamento con le autorità competenti”.

Grandi ha concordato con il Governo sulla necessità di investire strategicamente in aiuti umanitari e cooperazione allo sviluppo in Africa e in altre parti del mondo e ha fatto appello ad un maggiore sostegno internazionale ai Paesi di primo asilo e di transito per stabilizzare le popolazioni di rifugiati e le comunità che generosamente le ospitano, garantendo loro adeguate opportunità di crescita economica e sociale.

“Mi congratulo con l’Italia per il sostegno che fornisce ai Paesi che ospitano un numero elevato di rifugiati nello spirito del Global Compact sui rifugiati – ha dichiarato Grandi – Allo stesso modo, il Paese svolge un ruolo di primo piano nella creazione di canali sicuri che consentono ai rifugiati di raggiungere l’Europa in sicurezza e dignità senza dover rischiare la vita in mare. Mi è stato assicurato che questi sforzi continueranno”.

Durante la sua missione, che ha fatto seguito alle visite in Moldavia e Ucraina, Grandi ha incontrato anche membri della comunità delle ong, riconoscendone il contributo essenziale nella cooperazione allo sviluppo, nell’accoglienza, per l’integrazione dei rifugiati ed il soccorso in mare. L’incontro con il presidente di Assolavoro, Alessandro Ramazza, ha permesso di valorizzare il ruolo del settore privato a sostegno dei rifugiati in Italia e nel mondo.

La stretta collaborazione tra l’Unhcr e la Sante Sede è stata ribadita durante l’incontro con il segretario di Stato Pietro Parolin. L’Alto Commissario è stato ricevuto in udienza privata da papa Francesco, a ridosso della partenza del Santo Padre per la Repubblica Democratica del Congo e il Sud Sudan.

“La voce del Santo Padre è fondamentale per creare consapevolezza e mettere in luce l’aspetto umano dei conflitti, ricordando al mondo l’importanza di sostenere le risposte umanitarie alle crisi dei rifugiati come nella Repubblica Democratica del Congo e nel Sud Sudan, Paesi che il Santo Padre sta visitando con grande coraggio e lungimiranza” ha dichiarato Grandi.

Da Palazzo Chigi, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha confermato l’apprezzamento del Governo italiano per l’operato dell’Alto Commissariato in favore della protezione e del benessere dei rifugiati e ha sottolineato l’ottima collaborazione dell’Unhcr con l’Italia soprattutto in Libia e nel Sahel e nella realizzazione di corridoi umanitari. Ha inoltre ribadito la necessità di superare un approccio ideologico che confonde la legittima protezione da assicurare ai rifugiati con le politiche nei confronti dei migranti economici, confermando l’impegno del Governo affinché venga realizzata urgentemente una gestione europea dei flussi migratori che comprenda interventi strutturali e una collaborazione con i Paesi africani.

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Chi è l’Alto Commissario, Filippo Grandi

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