Migliorare l’efficacia e l’efficienza dei livelli di programmazione, gestione ed erogazione dei servizi pubblici e amministrativi rivolti ai cittadini di Paesi terzi regolarmente soggiornanti sul territorio della Provincia di Alessandria: è l’obiettivo di Agoral 2, il progetto finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (Fami) che ha la Prefettura come ente capofila. Sono partner del progetto Codici cooperativa sociale, l’Associazione di Promozione Sociale Cambalache, l’Associazione Cultura e Sviluppo e la cooperativa sociale Coompany&.

Ne parliamo con la dottoressa Alessandra Vinciguerra (nella foto), che dall’inizio di quest’anno ricopre l’incarico di Prefetto di Alessandria.

Per quanto riguarda i cittadini stranieri residenti, qual è la situazione in provincia di Alessandria? Quanto incide l’emergenza causata dal conflitto in Ucraina?
Nella provincia di Alessandria la presenza di cittadini stranieri non comunitari costituisce un fenomeno consolidato e ancora in crescita. Il sistema socioeconomico provinciale e la sua particolare posizione geografica al crocevia tra Lombardia, Piemonte e Liguria, presentano un insieme articolato di opportunità per coloro che arrivano nel nostro Paese e intendono trovare un lavoro e avviare un percorso di integrazione soprattutto nei settori dell’agricoltura, ristorazione ed edilizia. Alla gestione di questa domanda si sono aggiunte, più recentemente, le necessità dei richiedenti protezione internazionale, prevalentemente donne e minori, giunti in provincia con i flussi provenienti dall’Ucraina. Attualmente in provincia sono presenti 1484 cittadini ucraini in possesso di protezione temporanea, di cui 112 ospitati in Centri di Accoglienza Straordinaria. Negli ultimi mesi si è registrata una progressiva riduzione dei cittadini ucraini presenti in provincia dovuta al rientro delle famiglie nel Paese di origine.

Quali sono i bisogni principali che rileva la Prefettura, assieme ai soggetti del territorio coinvolti nell’erogazione di servizi nell’ambito dell’immigrazione?
Inutile dire che i bisogni rilevati sono molteplici, a partire dal lavoro e dalla necessità di formazione non solo relativa all’acquisizione di competenze specifiche per i diversi settori di impiego, ma anche quella relativa all’apprendimento della lingua italiana. È noto, infatti, che l’apprendimento della lingua può essere annoverato fra i principali propulsori dei processi di integrazione della popolazione immigrata, proprio a partire dall’inserimento lavorativo. Tra i bisogni formativi emergenti aggiungerei anche la necessità di formazione per i mediatori interculturali che sempre più svolgono un ruolo fondamentale a supporto sia degli enti che a vario titolo si relazionano con la popolazione straniera.
Per far fronte a questa domanda, il progetto Agoral a partire dal 2021 ha messo in campo complessivamente circa 4500 ore di mediazione a beneficio di molti enti del territorio: servizi della Asl, Questura, Ispettorato Territoriale del Lavoro, scuole primarie della provincia e enti di formazione (Enaip, Foral). Sempre nell’ambito del progetto Agoral, attraverso un accordo con i Cpia della provincia, si è cercato di potenziare e accelerare l’apprendimento della lingua da parte dei richiedenti asilo, al fine di favorire un inserimento lavorativo qualificato. E’ stato così possibile, da ultimo, segnalare all’azienda Bulgari 14 nominativi di richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale per l’avvio di un percorso di formazione che porterà gli stessi a lavorare negli stabilimenti di Valenza.

Quindici mesi di durata con un budget di circa 350 mila euro: quali sono gli obiettivi e i benefici nel medio e lungo periodo che il Progetto AgorAl 2 contribuirà a raggiungere?
Gli obiettivi del Progetto Agoral e della Prefettura sono volti al potenziamento della governance territoriale del fenomeno migratorio: le parole chiave sono la collaborazione tra le diverse realtà del territorio, l’integrazione dei cittadini stranieri e la capacità degli enti pubblici di comunicare con loro in maniera efficiente ed efficace. Con il Progetto Agoral 2 si continuerà a lavorare in quest’ottica e nello specifico gli obiettivi generali e su cui si sta già lavorando sono:
l’implementazione di azioni volte alla riattivazione di un Osservatorio Interistituzionale sull’Immigrazione nella provincia di Alessandria. Verranno a tal proposito programmati alcuni incontri volti ad agevolare la raccolta di dati e la scrittura di contributi su alcuni temi rilevanti, quali le dimensioni del fenomeno migratorio, l’inserimento nel mercato del lavoro e l’accesso ai servizi della popolazione straniera, il processo di integrazione e le sue criticità. Tutto questo al fine di accrescere la condivisione di informazioni tra i principali stakeholder del territorio e costruire in modo partecipato analisi e indicazioni;
la promozione e l’aggiornamento dell’App Agoral con l’introduzione di nuove modalità di facilitazione dell’incontro tra i servizi sul territorio e i cittadini stranieri. In particolare, gli enti potranno segnalare le proprie offerte di formazione, alfabetizzazione e inserimento lavorativo, raggiungendo un ampio numero di cittadini stranieri residenti in provincia e ricevendo supporto nell’identificazione e nell’accompagnamento dei candidati;
la creazione di un’equipe che supporti l’attività dello Sportello Unico della Prefettura e l’erogazione di ore di servizio di mediazione interculturale in favore degli enti pubblici che ne fanno richiesta.

Qual è il ruolo del Consiglio territoriale sull’immigrazione?
Il Consiglio Territoriale per l’Immigrazione è un luogo di incontro e confronto attivo sulle questioni rilevanti riguardanti il tema dell’immigrazione nella provincia ed è composto da 37 enti. La Prefettura presiede il Cti e rafforza i rapporti con gli enti che ne fanno parte, anche attraverso la convocazione di “gruppi di lavoro” e la stipula di protocolli operativi e di collaborazione per un approccio integrato nella governance del fenomeno migratorio. Per orientare la pianificazione e realizzazione di interventi rivolti all’utenza straniera, gli enti territoriali membri del Cti e altri soggetti di rete vengono coinvolti nella produzione e condivisione di informazioni e dati. Questi ultimi sono elaborati in report di aggiornamento sul fenomeno migratorio in Provincia di Alessandria.

Agoral è anche un’app dedicata ai servizi del territorio rivolti ai cittadini di Paesi terzi: che contenuti si trovano?
Nella prima edizione del progetto Agoral è stata disegnata e attivata una app dedicata a orientare i cittadini stranieri sul territorio. L’app prevede diverse funzionalità: mappatura dei servizi, guide pratiche alle principali pratiche amministrative, condivisione di notizie, invio di notifiche, collegamento di un’utenza telefonica. Si intende animare di contenuti la sezione notifiche, pubblicando opportunità relative a corsi di alfabetizzazione/formazione professionalizzante e offerte di lavoro. A tal fine, si renderà necessario stabilire comunicazioni e collaborazioni fluide e costanti con Cpia, enti di formazione, servizi al lavoro, Ets attivi negli ambiti indicati. Questi enti potranno segnalare le opportunità attive indicando i requisiti per accedervi. Tali opportunità saranno pubblicate nella sezione notifiche con un linguaggio semplificato e l’ausilio di grafiche. Gli utenti registrati all’app riceveranno istantaneamente la notifica e potranno rivolgersi ad una Help Line telefonica per maggiori informazioni e per la verifica del possesso dei requisiti richiesti. Un’ equipe multidisciplinare provvederà all’identificazione dei candidati più idonei e alla segnalazione degli stessi ai servizi pubblici e privati sul territorio.

Come saranno rafforzati i servizi pubblici rivolti ai cittadini di Paesi terzi?
Con il progetto Agoral 2 è stato previsto un rafforzamento dello Sportello Unico Immigrazione presso la Prefettura e dell’Ufficio immigrazione della Questura, dotando entrambi gli uffici di un operatore e di un mediatore interculturale. In particolare, lo Sportello Unico è stato rafforzato con l’assunzione di un operatore e di una mediatrice di lingua araba e francese. Potrà così essere assicurata la celere trattazione delle istanze relative ai flussi di lavoro, oltre al rilascio senza ritardo dei nulla osta relativi ai ricongiungimenti familiari.

A chi è rivolto e con quali obiettivi il magazine Agoral.it?
È rivolto a tutti coloro che vorranno approfondire la complessità del tema immigrazione. Lo scopo sarà quello di offrire ai lettori una raccolta aggiornata di fonti on line, facilitandone la consultazione, razionalizzando e aggregando i contenuti per costruire un quadro omogeneo dei temi trattati. Il magazine sarà organizzato in modo da raggruppare le notizie inserite sia per tematica sia per territorio di interesse (internazionale, nazionale, locale). Dall’attività di redazione ci si aspetta una migliore possibilità di condivisione delle informazioni con i cittadini, gli operatori del settore e gli enti pubblici e privati del territorio, stimolando approfondimenti e dialoghi su temi quali l’integrazione, l’accoglienza e l’inclusione.