Sono storie di presente e di futuro, un futuro che troppe volte rischia di incepparsi per motivi assurdi, e qualche volta si riapre grazie al coraggio di chi lo cerca e alle reti di associazioni e famiglie che percorrono nuove strade per costruirlo, quelle raccontate nel volume Il diritto d’asilo. Report 2022. Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati (Tau Editrice, 2022), della Fondazione Migrantes, giunto alla quarta edizione.
La Fondazione Migrantes è un organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana istituito nel 1987 per accompagnare e sostenere le Chiese nella conoscenza, nell’opera di evangelizzazione e nella cura pastorale dei migranti, italiani e stranieri, per promuovere nelle comunità cristiane atteggiamenti e opere di fraterna accoglienza nei loro riguardi, per stimolare nella società civile la comprensione e la valorizzazione della loro identità in un clima di pacifica convivenza, con l’attenzione alla tutela dei diritti della persona e della famiglia migrante e alla promozione della cittadinanza responsabile dei migranti.
Lo studio dedicato al mondo delle migrazioni forzate, dei richiedenti asilo e dei rifugiati è suddiviso in quattro parti: Dal mondo con lo sguardo rivolto all’Europa, Tra l’Europa e l’Italia, Guardando all’Italia e un Approfondimento teologico.
Sono poi presenti 11 nuovi contributi, curati da un’équipe di redattori e collaboratori che, oltre ad essere professionisti ed esperti del settore, seguono concretamente i richiedenti asilo e i rifugiati nei loro percorsi in Italia, o sono essi stessi rifugiati.
Alla sua realizzazione hanno contribuito sia i rifugiati dell’Unire (Unione nazionale italiana per rifugiati ed esuli) con un focus group, sia la redazione dell’osservatorio Vie di fuga sul diritto d’asilo.
Rispetto all’edizione 2021 quella di quest’anno, oltre a fare il punto sulle cifre del disastro umanitario ucraino, comprende per la prima volta anche quelle dello sradicamento protratto su scala globale, dei flussi di rifugiati e migranti in Albania, dei “ghetti” italiani dove vivono migliaia di richiedenti asilo e rifugiati al lavoro come braccianti agricoli e approfondisce ancora più nel dettaglio fenomeni di particolare attualità, dagli sbarchi agli arrivi via terra, dall’attività delle ong nel Mediterraneo alla relocation di richiedenti asilo in Europa, dai respingimenti lungo i confini esterni e interni dell’Ue alla situazione sulla frontiera occidentale delle Alpi.