Nel 2024 sono stati attivati oltre 16.200 percorsi professionali per persone rifugiate, con una crescita del 38 per cento rispetto all’anno precedente, un risultato che porta a oltre 50.300 gli inserimenti ottenuti dalla nascita del programma Welcome. Working for Refugee Integration nel 2017. Sono 227 le aziende premiate nel 2024 con il logo Welcome, 7 in più rispetto all’anno precedente, 969 in totale dall’avvio dell’iniziativa.

Lo dimostrano i dati del rapporto conclusivo della settima edizione del programma attraverso il quale Unhcr Italia favorisce l’inclusione delle persone rifugiate nel mercato del lavoro, promuovendo il coinvolgimento del settore privato in collaborazione con le istituzioni e con le organizzazioni della società civile.

“Siamo profondamente orgogliosi dei risultati raggiunti dal programma Welcome – ha dichiarato Chiara Cardoletti, rappresentante di Unhcr per l’Italia, la Santa Sede e San Marino – Il successo di questa iniziativa nasce dalla determinazione delle persone rifugiate, che ogni giorno mettono in campo coraggio, competenze e talento per costruire un futuro dignitoso. Ma è anche il frutto della collaborazione con il Ministero del Lavoro, del supporto di partner fondamentali e della crescente consapevolezza, da parte delle aziende, che l’inclusione professionale dei rifugiati non rappresenta soltanto un atto di responsabilità sociale, ma costituisce soprattutto un’opportunità concreta per affrontare alcune delle sfide più urgenti del mercato del lavoro, a partire dal disallineamento tra domanda e offerta. I percorsi virtuosi avviati all’interno delle aziende premiate raccontano storie di resilienza e trasformazione che hanno arricchito non solo la vita dei rifugiati, ma anche quella dei colleghi e delle comunità che li hanno accolti”.

Nell’arco di sette edizioni, il progetto è cresciuto costantemente fino a diventare un vero e proprio programma per un processo strutturato e partecipato di inclusione, basato su un approccio multistakeholder, nel quale le competenze dei diversi soggetti interessati si integrano e si sostengono.

La crescita del programma riguarda tutti gli aspetti principali, a partire dal più alto numero mai registrato di aziende candidate. I contratti di lavoro rappresentano oltre il 98 per cento sul totale degli inserimenti, fra questi, i contratti a tempo indeterminato rappresentano il 5,2 per cento mentre i rimanenti sono tirocini. La percentuale di donne inserite rimane stabile e intorno al 19.

Tra i fattori che hanno determinato l’assunzione dei rifugiati, per il 62 per cento delle aziende, c’è la scelta di un “maggiore impegno verso la comunità e verso i soggetti svantaggiati”, “la promozione del cambiamento culturale all’interno e all’esterno dell’azienda” (43 per cento) e “l’adesione ai principi di responsabilità sociale d’impresa” (41 per cento). Tra i settori delle aziende premiate, al primo posto troviamo alloggio e ristorazione con il 20 per cento, davanti al settore delle costruzioni, che sale dal 13 al 18 per cento seguito dalle attività manifatturiere al 15.

In questa settima edizione, l’Unhcr ha assegnato inoltre il logo We Welcome a 57 cooperative, onlus, fondazioni, associazioni di categoria, sindacati, servizi per il lavoro ed enti locali che, a vario titolo, si sono impegnati per favorire l’inclusione nel mercato del lavoro dei richiedenti asilo e beneficiari di protezione internazionale.

Il progetto Welcome. Working for refugee integration è realizzato in collaborazione con Fondazione Adecco ed è sostenuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, da Confindustria, dal Global Compact Network Italia, dall’Associazione Italiana per la Direzione del Personale e da Confimprese.

Sono stati attivati anche i primi corridoi lavorativi per rifugiati, grazie alla collaborazione tra istituzioni e imprese e con il supporto fondamentale del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero dell’Interno e Ministero del Lavoro e delle politiche Sociali. Tre progetti pilota nei settori It, oreficeria e cantieristica navale sono già realtà.

Sul sito Unhcr l’elenco delle aziende premiate