“In questi dieci anni ha resistito e si è consolidata la ‘macchina della paura’, quel meccanismo che si ripete uguale a se stesso, con una sequenza sempre identica che inizia in primavera con l’allarme di ‘un milione di persone pronte a partire dalle coste della Libia’ e prosegue con la conta degli arrivi nei porti italiani”: così Valerio Cataldi, presidente dell’Associazione Carta di Roma, ha introdotto Notizie dal fronte, il X Rapporto della Carta di Roma curato dall’Osservatorio di Pavia, presentato il 15 dicembre scorso. “Tuttavia l’analisi di questo ultimo anno di informazione sulle migrazioni, sui rifugiati, sui richiedenti asilo, rivela che c’è un binario parallelo su cui corrono la solidarietà per il popolo ucraino in fuga e l’ostilità in crescita verso i popoli in fuga in arrivo dal Mediterraneo. Un racconto doppio che dimostra quanto sia pervasiva la propaganda politica nel giornalismo italiano. La rivoluzione del linguaggio giornalistico sulle migrazioni, deve aspettare ancora” ha detto Cataldi.
Secondo il rapporto, il 2022 segna un ulteriore calo dell’attenzione nei confronti del tema delle migrazioni, sia nell’informazione di prima serata sia sulle prime pagine dei principali quotidiani. La guerra in Ucraina e il flusso di rifugiati ucraini verso i Paesi europei sono al centro dell’agenda delle migrazioni. Nel corso del 2022, sono 563 gli articoli sulle prime pagine dei quotidiani dedicate al tema dell’immigrazione in ulteriore calo rispetto all’anno scorso (il 17% in meno): è il dato più basso degli ultimi 8 anni (dal 2015 al 2022).
“Quest’anno il rapporto fornisce, per fare il punto di dieci anni, uno sguardo di insieme rispetto alle caratteristiche della rappresentazione nei media mainstream, televisione, carta stampa e social. La parola dell’anno è ‘ucraini’” ha ribadito Paola Barretta, coordinatrice Associazione Carta di Roma.
“C’è un tema centrale, ovvero il tema del razzismo, la nostra relazione con chi vediamo diverso da noi. E c’è un altro aspetto che il rapporto ci invita a considerare, ci sono dei grandi assenti nei nostri titoli e nelle nostre storie, ad esempio i nomi e i cognomi dei trafficanti nella tratta di esseri umani” ha affermato il giornalista Nello Scavo.
“Nel 2022 si è rilevato un calo del 14% rispetto ai primi 10 mesi del 2021 e il livello minimo di copertura raggiunto dopo il 2014. Il declino di attenzione sembra dovuto allo stravolgimento delle agende dei Tg, a lungo dominate dalla guerra in Ucraina. Il sentimento di insicurezza verso gli immigrati, rilevato a novembre, sale di 5 punti rispetto all’anno precedente ed è pari al 32%” ha evidenziato Giuseppe Milazzo, ricercatore dell’Osservatorio di Pavia.
“Dopo molti anni di evidenza ed emergenza, sul piano mediatico e politico, ormai, gli immigrati non suscitano emozione. E neppure paura. Prevale, piuttosto, un diffuso senso di abitudine. Anche per chi li vede come ‘un male – ha sottolineato Ilvo Diamanti, professore dell’Università di Urbino – gli immigrati, dunque, non fanno più notizia come un tempo. Perché giungono da Paesi relativamente vicini, in fuga da guerre che inquietano anche noi. Perché ci siamo abituati a loro. Perché siamo stati ‘costretti’ a considerarne l’utilità, ben più elevata dei pericoli che comportano. Così, chi in passato ne ha fatto una bandiera per attrarre consensi oggi deve cercare altri argomenti, se non altri nemici. Per questo, conviene considerare gli immigrati non come ‘altri da noi’, ma ‘altri fra noi” Che dobbiamo ‘integrare’. Per guardare avanti. Insieme”.
L’Associazione Carta di Roma è stata fondata nel dicembre 2011 per dare attuazione al protocollo deontologico per una informazione corretta sui temi dell’immigrazione, siglato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana nel giugno del 2008.
Qui potete scaricare Notizie dal fronte, il decimo Rapporto Carta di Roma