L’Istat ha presentato la dodicesima edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes). Grazie all’analisi di un ampio set di indicatori statistici, il Rapporto offre una lettura approfondita dei livelli, delle tendenze e delle disuguaglianze di benessere: salute; istruzione e formazione; lavoro e conciliazione dei tempi di vita; benessere economico; relazioni sociali; politica e istituzioni; sicurezza; benessere soggettivo; paesaggio e patrimonio culturale; ambiente; innovazione, ricerca e creatività; qualità dei servizi.

Tra i dati del Rapporto, emerge che il 75 per cento dei ragazzi che non sono nati in Italia non raggiunge adeguate competenze alfabetiche, quota che si attesta al 67,6 per cento per quelle numeriche. La situazione è leggermente migliore per i ragazzi nati in Italia da genitori stranieri, sia per l’italiano (57,2 per cento di competenze non adeguate), sia per la matematica (52,6 per cento). Gli studenti nativi che non raggiungono competenze adeguate sono il 37 per cento per quelle alfabetiche e il 41,4 per cento per quelle numeriche.

Nel 2024 il 20,7 per cento degli occupati tra i 25 e i 64 anni con titolo di studio terziario svolge una professione poco o mediamente qualificata, un punto percentuale in meno del 2023. Valori più elevati tra gli stranieri (54,8 per cento, 18,9 per gli italiani) e tra le donne (24 per cento, 16,5 per cento per gli uomini).