Alessio Del Sarto, Iris Scaramozzino, Paola Leone

“Uno spazio di confronto e coordinamento per affrontare la sfida più ardua della contemporaneità ovvero le migrazioni, un fenomeno in continua evoluzione condizionata dall’attuale scenario geopolitico, economico e ambientale. Non è più un’emergenza ma una realtà stabile da integrare nelle politiche territoriali”: la dottoressa Paola Leone, viceprefetto, dirigente dell’area Tutela dei Diritti Civili, Cittadinanza e Immigrazione alla Prefettura di Alessandria, ha aperto la riunione del Consiglio territoriale per l’immigrazione convocata il 2 luglio scorso nella sala conferenze dell’Associazione Cultura e Sviluppo.

Portando il saluto del prefetto Alessandra Vinciguerra, la dottoressa Leone ha richiamato l’attenzione su alcune fragilità emergenti: nuove povertà, minori stranieri non accompagnati, donne vulnerabili e persone in difficoltà psicosociale, tutte realtà che chiedono risposte coordinate e competenti.

Durante l’incontro sono stati presentati i risultati di AgorAL 3, progetto finanziato dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione, con capofila la Prefettura di Alessandria e sei partner del privato sociale. A illustrarne l’impianto operativo è stata Iris Scaramozzino, funzionaria assistente sociale della Prefettura e coordinatrice del progetto, che ha sottolineato “l’importanza della sinergia tra pubblico e privato per affrontare in modo efficace una realtà complessa e in costante trasformazione”.

Alessio Del Sarto, direttore dell’Associazione Cultura e Sviluppo, partner del progetto, ha ricordato i principali risultati raggiunti in questi anni. Tre edizioni per un periodo di 4 anni, dal 1°agosto 2021 al 3 settembre 2025, un investimento di 1.200.000 euro sul territorio della provincia di Alessandria, la partnership con sei realtà del privato sociale (Aps Cambalache, Associazione Cultura e Sviluppo, Codici Cooperativa Sociale Onlus, Aps San Benedetto al Porto, Società Cooperativa Sociale Company& e Asgi), l’impiego di oltre 100 collaboratori e collaboratrici con professionalità specifiche negli ambiti dell’assistenza ai cittadini stranieri (sociale, legale e sanitaria), della mediazione linguistica e culturale, della ricerca e formazione, del project management e della comunicazione e il coinvolgimento di tutto il territorio della provinciale attraverso azioni e servizi capillari rivolti a operatori pubblici e del privato sociale. Sono questi gli obiettivi raggiunti dal progetto inserito nella linea di finanziamento Fami dedicata al capacity building per migliorare, in termini di efficacia ed efficienza, la governance territoriale del sistema di accoglienza di richiedenti, minori stranieri non accompagnati e titolari di protezione internazionale e dei livelli di programmazione, gestione ed erogazione dei servizi pubblici e amministrativi rivolti ai cittadini di paesi terzi regolarmente soggiornanti sul territorio.

Tra i principali risultati raggiunti vi sono l’istituzione dell’Osservatorio Immigrazione, che ha prodotto due rapporti analitici sui fenomeni migratori locali, coinvolgendo oltre 60 enti pubblici e privati, lo sviluppo di reti territoriali e tematiche per affrontare criticità legate a minori stranieri non accompagnati, donne vittime di violenza, sfruttamento lavorativo e salute mentale, l’informatizzazione del sistema di accoglienza attraverso la piattaforma “Combacia“, usata quotidianamente da Prefettura ed enti gestori per monitorare servizi e ospiti, i percorsi formativi e di supervisione per oltre 100 operatori Cas e Sai, con focus su competenze relazionali, gestione dei casi vulnerabili e lavoro d’équipe, l’attivazione di un’équipe multidisciplinare per l’intercettazione precoce di fragilità psicologiche e sociali tra i richiedenti asilo, con più di 1000 persone osservate e 40 prese in carico, il potenziamento dello Sportello Unico per l’Immigrazione e il supporto ai servizi pubblici con oltre 6.400 ore di mediazione linguistico-culturale erogate in tutta la provincia.

Importanti anche le azioni rivolte all’informazione e all’orientamento, con il lancio dell’app multilingue AgorAL, che raccoglie oltre 240 servizi utili per i cittadini stranieri, integrata da uno sportello Help Desk che ha accolto 600 richieste tra il 2023 e il 2025. Spazio anche alla comunicazione e alla cultura: il magazine online Agoral.it racconta le esperienze di inclusione e riflette sui fenomeni migratori nazionali e internazionali con articoli, inchieste e approfondimenti, raggiungendo oltre 5.000 lettori all’anno.

Il servizio di mediazione linguistica e culturale ha sostenuto e accompagnato gli enti pubblici sul territorio nel dialogo con l’utenza straniera e nella presa in carico delle persone più vulnerabili. A maggio 2025, il progetto ha garantito oltre 6.400 ore di mediazione linguistica e culturale, erogate con il coinvolgimento di una cinquantina di mediatori qualificati e facilitatori linguistici, a favore di servizi pubblici quali Prefettura, Questura, Ispettorato al Lavoro, Agenzia delle Entrate, Asl e Azienda ospedaliera, istituzioni scolastiche di diverso grado, consorzi dei servizi socioassistenziali.

“La provincia di Alessandria è caratterizzata da un forte dinamismo migratorio, in entrata e in uscita, con una mobilità significativa della popolazione straniera. Da un lato, attrae nuove persone straniere residenti, dall’altro è possibile che per molte di loro la provincia rappresenti una tappa prima di un ulteriore spostamento in Italia o all’estero”. I ricercatori di Codici hanno presentato la seconda edizione del Rapporto dell’Osservatorio sull’immigrazione in provincia di Alessandria. Gli obiettivi sono il rafforzamento della collaborazione tra enti pubblici, privati e del terzo settore che partecipano al Consiglio territoriale o che si occupano di immigrazione in provincia di Alessandria, l’offerta di uno strumento condiviso di conoscenza, confronto e programmazione strategica, il miglioramento dell’accesso ai servizi e la partecipazione sociale delle persone con cittadinanza straniera. Il rapporto 2025 è costituito da capitoli tematici con dati quantitativi e qualitativi su popolazione straniera, accoglienza, lavoro, accesso alla casa ed emergenza abitativa, salute, servizi sociali e istruzione per adulti.

La redazione di Altri sguardi, alla quale hanno collaborato alcune studentesse dell’università del Piemonte Orientale, ha voluto costruire uno spazio di riflessione collettiva sul tema delle migrazioni nel territorio della provincia di Alessandria, approfondendo il lavoro dell’Osservatorio con un approccio qualitativo alla ricerca sociale.

La Regione Piemonte ha presentato il progetto Sofia 2 (Servizi e Operatori Formati per l’Integrazione e l’Accoglienza) del quale è capofila, finanziato dal Fondo Fami. Complementare al Progetto Agoral è il tavolo dedicato al capacity building. Obiettivi del progetto sono quelli di rafforzare il coordinamento tra servizi, sviluppare e aggiornare competenze professionali, migliorare accessibilità e qualità dei servizi per i cittadini di Paesi terzi, potenziare la governance regionale.

L’Istituto per la ricerca sociale supporta le Prefettura nelle realizzazione delle varie progettualità. Moreno Benini ha presentato il piano territoriale degli interventi nella provincia di Alessandria curato dalla Prefettura. Il piano è uno strumento di programmazione, di indirizzo e di orientamento in materia di migrazione per rispondere tramite le progettualità Fami. L’interazione tra i vari attori dei servizi è un elemento importantissimo per il territorio. Il piano di intervento territoriale raccoglie e individua elemento nuovi sui temi della casa e della salute, in particolare sulle vulnerabilità psichiatriche, sul disagio psicologico, sulle difficoltà di accesso ai servizi territoriali, sui problemi dell’offerta abitativa. Altro elemento critico è il lavoro in particolare, sul rischio dello sfruttamento.

Clicca qui per scaricare il Rapporto dell’Osservatorio