Secondo i dati preliminari raccolti da Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, nei primi quattro mesi del 2025 il numero di attraversamenti irregolari delle frontiere dell’Unione europea è diminuito del 27 per cento, attestandosi a circa 47 mila. Continuano i cali su tutte le principali rotte migratorie verso l’Ue, dal 58 per cento sulla rotta dei Balcani occidentali al 3 per cento sulla rotta del Mediterraneo centrale. Quest’anno la rotta più trafficata è il Mediterraneo centrale, con un terzo di tutti gli arrivi nell’Ue. Le principali nazionalità rilevate sono bengalese, afghana e maliana.
Il Mediterraneo orientale è la seconda rotta più attiva per l’ingresso nell’Ue nel periodo gennaio-aprile di quest’anno, con oltre 12.200 attraversamenti. Il numero di arrivi registrati è diminuito di quasi un terzo rispetto all’anno precedente. Sulla rotta dell’Africa occidentale , il numero di arrivi è diminuito di oltre un terzo, attestandosi a 10.400. Le principali nazionalità su questo corridoio sono state quelle del Mali, del Senegal e della Guinea.
Molti rischiano la vita per raggiungere l’Europa, intraprendendo il pericoloso viaggio attraverso il Mediterraneo su imbarcazioni inadatte alla navigazione. L’ Organizzazione Internazionale per le Migrazioni stima che solo nei primi quattro mesi di quest’anno 555 persone abbiano perso la vita in mare. L’anno scorso sono state 2.300.