immagine dal profilo Facebook della Comunità di Sant’Egidio

È atterrato a Fiumicino il volo charter proveniente da Beirut, organizzato dal governo italiano per favorire il rientro dal Libano in guerra dei cittadini italiani. A bordo anche 37 profughi della guerra in Siria, che in questi giorni si trovano coinvolti in un altro conflitto. Il loro arrivo con i corridoi umanitari, inizialmente previsto il 15 ottobre per un centinaio di persone, è stato anticipato per un primo contingente grazie alla collaborazione dell’Unità di Crisi della Farnesina e dell’Ambasciata italiana a Beirut. Le altre decine di profughi, previsti dal programma, dovrebbero partire nei prossimi giorni, se le condizioni di sicurezza lo permetteranno.

I cittadini siriani, tra cui una bambina di pochi mesi, risiedevano in alloggi precari a Beirut e Saida, nel sud del Libano, e nei campi profughi della Valle della Bekaa, zone interessate dalle operazioni militari nella guerra che ha colpito il Libano. Verranno accolti in case messe a disposizione da famiglie italiane, associazioni, Diaconia valdese e Comunità di Sant’Egidio e saranno accompagnati nel percorso di integrazione previsto dai Corridoi umanitari, grazie all’apprendimento della lingua italiana e, una volta ottenuto lo status di rifugiato, all’inserimento nel mondo lavorativo. 

I Corridoi umanitari promossi da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese evangeliche in Italia e Tavola valdese, in accordo coi Ministeri dell’Interno e degli Esteri, dal febbraio 2016 hanno portato in salvo in Italia, solo dal Libano, tremila persone. Complessivamente in Europa con i Corridoi Umanitari sono giunti oltre 7.700 rifugiati.