La conferenza stampa di presentazione (©Marcos Dorneles)
Oltre 100 eventi diffusi per riflettere intorno a tutte le sfumature del verbo “accogliere”, declinato attraverso i temi dell’inclusione e della multiculturalità: fino al 31 ottobre si tiene a Torino il Festival dell’Accoglienza, un’iniziativa curata e organizzata dalla Pastorale Migranti dell’Arcidiocesi di Torino e dall’Associazione Generazioni Migranti, in collaborazione con Fondazione Migrantes e Opera Barolo, realizzata con il patrocinio della Regione Piemonte, della Città di Torino, dell’Università degli Studi di Torino e con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e della Fondazione Crt.
Il Festival, giunto alla sua quarta edizione, proporrà anche quest’anno le testimonianze di coloro che hanno vissuto e vivono l’accoglienza nel loro quotidiano, quali attivisti, scrittori, giornalisti, filosofi, artisti, ricercatori, docenti, i volontari e le volontarie delle realtà accoglienti torinesi.
“Si tratta di un festival di comunità – racconta il curatore Sergio Durando – che si è arricchito quest’anno anche grazie alla collaborazione di nuovi territori e di nuove realtà associative e istituzionali. Un festival che si sviluppa in un periodo in cui crescono la chiusura, le guerre, i fenomeni di caporalato e di sfruttamento. Il filo conduttore di molti incontri sarà l’esperienza della convivenza e l’impegno per la pace, la trasformazione creativa dei conflitti, attraverso la testimonianza privilegiata di coloro che si mettono in gioco in prima persona”.
Storie ed esperienze saranno declinate attraverso un fittissimo programma di incontri e dibattiti, spettacoli teatrali e musicali, laboratori, una rassegna cinematografica, mostre fotografiche, presentazioni di libri, focus ed eventi per i giovani, visite a realtà accoglienti torinesi e iniziative religiose.
Più di 100 appuntamenti che non si svolgeranno solo a Torino e in tutto il Piemonte, ma che coinvolgeranno anche altre città d’Italia per un festival diffuso che si sposterà per raggiungere Trieste, meta scelta per la trasferta dell’edizione 2024 lungo le rotte dei migranti (11-13 ottobre) e arriverà fino a Modena per il gemellaggio con il Festival della Migrazione.
Saranno oltre 150 gli ospiti protagonisti, tra cui più di 15 nomi internazionali. Il festival intende soprattutto trasmettere, attraverso il suo programma di incontri ed eventi, un messaggio di pace contro i conflitti, portando all’attenzione del pubblico anche racconti positivi, esperienze di convivenza possibile in un mondo divorato dalle guerre, che possa porre le basi per un cammino da fare insieme e che non lasci indietro nessuno.
Le sezioni del festival
Il festival proporrà numerosi appuntamenti e occasioni di riflessione, in particolare intorno ad alcune date significative, quali la 110ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato (29 settembre), la Giornata della Memoria e dell’Accoglienza (3 ottobre), durante la quale verranno accese delle luci in varie sedi tra Torino, Chieri, Rivoli, Pinerolo, Asti, Alessandria e Vercelli, la Giornata Europa contro la Tratta di Esseri Umani (18 ottobre) e la Giornata Missionaria Mondiale (20 ottobre) che andranno ad inserirsi tra gli eventi della sezione Ricerca di Senso dedicata al tema dell’edizione 2024.
Molto ampia, poi, la sezione degli Incontri, con dialoghi, conferenze e condivisione di esperienze e scambi intergenerazionali per cogliere diversi punti di vista e allargare il proprio sguardo. Largo spazio sarà anche dedicato agli approfondimenti rivolti alle storie di frontiera e alle esperienze di migrazione, declinate attraverso punti di vista differenti. Si rifletterà anche sul ruolo dei media e sull’importanza di costruire una narrazione che vada oltre al clamore della notizia e contribuisca anche alla comprensione della complessità dei fenomeni migratori.
Attraverso la sezione Spettacoli, il pubblico avrà modo di scoprire il linguaggio universale delle arti performative, capace di superare tutte le frontiere, generando contaminazioni e restituendo la bellezza delle diverse culture. Non mancheranno inoltre le presentazioni di testi per la diffusione di una cultura capace di denunciare l’ingiustizia, disvelare gli inganni, raccontare la bellezza, nutrire la speranza e difendere la libertà.
Il programma completo è consultabile online su
www.festivalaccoglienzatorino.it
FB Festival dell’Accoglienza – IG @festival_accoglienza