Incontro bilaterale al Palazzo presidenziale di Cartagine (immagine dal sito governo.it licenza CC-BY-NC-SA 3.0 IT)
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni in visita nella Repubblica Tunisina, ha incontrato il presidente della Repubblica Kais Saied al Palazzo presidenziale di Cartagine. A margine dell’incontro ha rilasciato le dichiarazioni alla stampa.
“Sono qui insieme a una folta delegazione del Governo italiano, il ministro degli interni Matteo Piantedosi, il ministro dell’Università Anna Maria Bernini, il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, per siglare con la Tunisia alcuni importanti accordi. La collaborazione con la Tunisia è per l’Italia assolutamente una priorità da molti punti di vista ed è anche un tassello del lavoro che l’Italia sta portando avanti con il Piano Mattei per costruire con le Nazioni del Continente africano una cooperazione su base paritaria che sia finalmente vantaggiosa per tutti” ha detto Giorgia Meloni.
Firmate tre intese molto importanti: un accordo per il sostegno diretto al bilancio tunisino nel settore dell’energia rinnovabile e dell’efficienza energetica, una nuova linea di credito a favore delle piccole e medie imprese tunisine, una intesa quadro per la cooperazione nel settore dell’università, nel settore dell’alta formazione.
“Questa cooperazione porta molti risultati: penso, ad esempio, al tema della gestione della migrazione, sul quale voglio ancora una volta ringraziare le autorità tunisine e il presidente Saied per un lavoro che insieme portiamo avanti contro i trafficanti di esseri umani – ha proseguito il presidente del Consiglio – Chiaramente noi sappiamo che la Tunisia non può diventare il Paese di arrivo dei migranti dal resto dell’Africa. Su questo va sicuramente rafforzata la cooperazione, vogliamo coinvolgere le organizzazioni internazionali, lavorare sui rimpatri, ma vogliamo lavorare anche e soprattutto sui flussi regolari, così come abbiamo fatto con la Tunisia, con un decreto flussi che consente a circa 12 mila cittadini tunisini formati di poter venire legalmente in Italia. E credo che si possa fare anche sul fronte di una migrazione legale molto di più da parte dell’Italia, ma è fondamentale che insieme lavoriamo per continuare a combattere gli schiavisti del terzo millennio, le organizzazioni della mafia che pensano di poter sfruttare le legittime aspirazioni di chi vorrebbe una vita migliore per fare soldi facili”.
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha incontrato a Tunisi il suo omologo Kamel Fekih. In apertura dell’incontro, Piantedosi ha ringraziato il ministro tunisino per “l’incessante impegno della Tunisia nel contrasto ai trafficanti di esseri umani che conferma la validità del percorso di collaborazione compiuto insieme e che continua anche in funzione del contenimento preventivo dei flussi migratori irregolari”.
“Per essere efficaci nel lungo periodo contro le organizzazioni criminali occorre mettere in campo una strategia regionale che richieda anche una continua collaborazione con i principali Paesi di origine dei flussi. In questo contesto il ruolo propulsivo della Tunisia, anche nel quadro del Processo di Roma è molto importante, e il fatto che la seconda riunione dell’esercizio si svolgerà a Tunisi, testimonia l’indiscutibile impegno della Tunisia non solo sul piano regionale ma anche in una dimensione multilaterale” ha concluso Piantedosi.