al centro Alessandra Vinciguerra, prefetto di Alessandria, e Francesco Farina, viceprefetto aggiunto

“Il Consiglio territoriale dell’immigrazione in provincia di Alessandria è attivo e funzionante e questo è la prova della consapevolezza del contributo che questo istituto può dare al fenomeno immigratorio. Le migrazioni sono un fenomeno già evidenziato negli anni e fanno parte ormai della nostra storia: devono essere gestite e regolamentate dagli enti del territorio”. Con queste parole Alessandra Vinciguerra, prefetto di Alessandria, ha introdotto il Consiglio territoriale che si è tenuto nella sala conferenze dell’Associazione Cultura e Sviluppo.

Francesco Farina, viceprefetto aggiunto e dirigente dell’area Tutela dei Diritti Civili, Cittadinanza e Immigrazione,  ha ricordato che ad  aprile 2022 è stato attivato il Tavolo per il contrasto al lavoro nero e il caporalato. A luglio 2022 sono stati poi raccolti i bisogni del territorio, infine è nato il nuovo progetto Fami Agoral 2.

Il Tavolo sul lavoro ha previsto che l’Ispettorato territoriale del Lavoro di Alessandria effettui controlli ma anche attività di formazione e informazione. Ne ha parlato la dottoressa Giuseppina Vercelli, capo processo vigilanza. Sono state affinate le azioni di intelligence e sono stati rilevati l’aumento degli importi dei contributi e dei premi evasi, l’incremento del numero dei lavoratori irregolari (ad esempio per il mancato rispetto dell’orario di lavoro o dei riposi) ma una diminuzione di quelli completamento in nero. Sono aumentati anche i provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale per l’utilizzo lavoratori completamente in nero. Alcuni dati del 2022 in provincia di Alessandria: su 432 accessi ispettivi, sono stati rilevati 98 lavoratori in nero e sono stati presi 30 provvedimenti di sospensione dell’attività lavorativa. Non sono stati individuati casi di sfruttamento o di caporalato.

L’Itl di Alessandria-Asti è anche coordinatore del progetto Alt Caporalato finanziato dal Ministero del Lavoro. Su 22 imprese controllate, per 6 sono emerse violazioni in materia di sicurezza e in 7 aziende sono stati rilevati in totale 11 lavoratori irregolari. La dottoressa Vercelli ha sottolineato il valore aggiunto della presenza dei mediatori culturali messi a disposizione dall’Oim (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni). Il progetto si effettuerà anche ad aprile 2023.

Anche nel progetto Fami sono previste ore di mediazione per l’Ispettorato del Lavoro al fine di superare le barriere linguistiche negli interventi di controllo. “Con Cambalache è stata rafforzata la comunicazione tramite una app multilingue che raccoglie anche le offerte di lavoro e i corsi di formazione. Puntiamo molto alla prevenzione cercando di creare competenze per rendere le persone consapevoli delle condizioni di sfruttamento” ha spiegato Farina.

Sempre a proposito di lavoro, Bulgari, la manifattura di gioielli con sede anche a Valenza, ha avviato corsi di formazione con successiva assunzione per richiedenti asilo e persone con lo status di rifugiato in modo da garantire loro un lavoro stabile e una vita indipendente.

Cristina De Luca dell’Iprs (Istituto psicoanalitico per le ricerche sociali) è intervenuta per ricordare che la Prefettura di Alessandria è una delle 60 in Italia selezionate per elaborare un piano sulle criticità del territorio: “Abbiamo raccolto le indicazioni dal Consiglio territoriale e abbiamo costruito il piano di interventi .a valore triennale che individua le attività già realizzate e le linee di azione del futuro, propedeutico alla realizzazione dei progetti della nuova programmazione Fami”.

Dopo aver raccolto i dati occorre anche saperli interpretare. Con Codice – Ricerca e intervento è stato riattivato l’Osservatorio Immigrazione della provincia per una migliore lettura del fenomeno migratorio sul territorio. Ne ha parlato Orlando De Gregorio. Con il progetto Agoral 2 si vuole continuare il rafforzamento del ruolo della Prefettura come responsabile della governance locale per l’immigrazione. Ci si aspetta che il Consiglio rafforzi la sua funzione di osservatorio territoriale. La logica è quella di essere un collettore di altre esperienze, di approfondimento e analisi. I temi riguardano la descrizione del fenomeno migratorio, l’accesso ai servizi, il lavoro, i minori e i minori stranieri non accompagnati, l’accoglienza dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale.

Tiziana Piras, assistente sociale del Cissaca, ha ricordato che la Prefettura ha chiesto aiuto per nuclei familiari ospiti nei Centri di accoglienza straordinaria che non avevano raggiunto l’autonomia. “Abbiamo rilevato la presenza di bambini che accedevano al servizio sanitario per approfondimento di carattere psichiatrico per certificare disturbi dello spettro autistico. Bisogna capire qual è l’origine del bisogno, che può essere organica o ambientale. È nato un gruppo di lavoro che inizierà un’osservazione di tre mesi con gli esperti. Con interventi di tipo educativo si valuterà se sia possibile evitare la sanitarizzazione dei bambini”.

Nell’ambito del Fami Agoral 2 la cooperativa sociale Coompany& fornisce personale per il potenziamento dei servizi della Prefettura (assistenza amministrativa e mediazione).

In conclusione Alessio Del Sarto, direttore dell’Associazione Cultura e Sviluppo, ha parlato di Agoral.it, il magazine on line sugli aspetti sociali e culturali dei fenomeni di migrazione, dell’accoglienza e dell’inclusione. Il magazine ha diversi obiettivi strategici: raccogliere gli aggiornamenti progettuali, pubblicare articoli sulla cultura dell’integrazione, dell’accoglienza e dell’inclusione, raccogliere buone pratiche e buoni esiti dell’accoglienza Cas, rilanciare le news inserite nella App Agoral. Lo scopo è anche quello di offrire ai lettori una raccolta ragionata di fonti on line, facilitandone la consultazione, razionalizzando e aggregando i contenuti per costruire un quadro omogeneo dei temi trattati. Tutto ciò garantirà una migliore possibilità di condivisione delle informazioni tra i cittadini, e non solo gli operatori del settore, per la creazione e il rafforzamento di una cultura dell’integrazione, dell’accoglienza e dell’inclusione, stimolando approfondimenti e dialogo su questi temi.