Immigrazione e pluralismo religioso: se ne parlerà lunedì 16 gennaio, dalle ore 17, nella Sala Napoleonica di via Sant’Antonio 12 a Milano, nel corso di un incontro organizzato dal Dipartimento di Scienze sociali e politiche dell’Università Statale. Al centro del convegno, il tema delle minoranze religiose oggetto della ricerca Quando gli immigrati vogliono pregare, uno studio che ha intercettato 347 luoghi di culto sul territorio lombardo. Promossa dal Centro studi Confronti e dalla Fondazione Lelio e Lisli Basso, la ricerca è stata condotta da Maurizio Ambrosini, sociologo, esperto di migrazioni, con Samuele Molli, Paolo Naso, Emanuele Campagna, Giulia Mezzetti e Vera Pozzi.
Ad aprire l’incontro, gli interventi del rettore dell’Università Statale di Milano, Elio Franzini, e di Giovanni Fosti, presidente della Fondazione Cariplo. Intervengono il prefetto di Milano, Renato Saccone, monsignor Franco Agnesi, vescovo ausiliare di Milano, Milena Santerini, docente e direttrice del Centro di ricerca sulle relazioni interculturali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Il moderatore sarà Claudio Paravati, direttore Centro studi Confronti. In conclusione, gli interventi degli autori dell’indagine. Qui potete vedere la locandina del convegno e il programma dettagliato.
La ricerca approfondisce il composito panorama delle minoranze religiose con riferimento alla Lombardia, la regione italiana che accoglie il maggior numero d’immigrati e di comunità religiose di origine straniera. La ricerca, con ogni probabilità la più ampia sul fenomeno in Europa, ha mappato 347 luoghi di culto di religioni minoritarie: 70 parrocchie ortodosse, 127 centri islamici, 41 chiese evangeliche a carattere etnico, 85 comunità cattoliche, 17 templi Sikh, 6 centri buddisti. I temi della ricerca, che saranno oggetto dell’incontro, con le proposte e i suggerimenti avanzati dagli autori per un compiuto pluralismo religioso nel nostro Paese, hanno riguardato le forme di partecipazione, il profilo dei ministri di culto, la forme di solidarietà promosse dalle comunità, il ruolo delle donne, il rapporto con le giovani generazioni e con l’ambiente locale.
Lo studio è stato pubblicato da il Mulino nel volume Quando gli immigrati vogliono pregare. Comunità, pluralismo, welfare, a cura da Maurizio Ambrosini, Paolo Naso, Samuele Davide Molli. La prima parte, i cui capitoli sono suddivisi per aree confessionali (ortodossi, musulmani, evangelici, testimoni di Geova, cattolici, buddhisti, sikh), pone al centro dell’indagine le attività culturali e aggregative, i modelli organizzativi e educativi, il ruolo dei ministri di culto, le iniziative solidali, le forme del protagonismo femminile e l’apporto delle “seconde generazioni”. La seconda parte analizza in chiave comparativa il ruolo e le funzioni delle comunità di fede nei processi d’integrazione degli immigrati. Sono infine proposte delle policy per valorizzare le energie positive che derivano dal pluralismo religioso degli immigrati nella trama dei rapporti istituzionali, favorendo un più ampio riconoscimento del suo contributo alla società italiana.
Maurizio Ambrosini insegna Sociologia delle migrazioni all’Università di Milano e fa parte del Cnel (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro), dove presiede l’Organismo di Coordinamento delle Politiche d’Integrazione. Samuele Davide Molli è ricercatore post-doc all’Università di Milano, si occupa di migrazioni e di religioni e svolge ricerche anche nell’ambito del volontariato. Paolo Naso insegna Scienza politica alla Sapienza Università di Roma, fa parte del Comitato scientifico del Forum Internazionale Democrazie e Religioni e coordina il Consiglio delle relazioni con l’islam presso il Ministero dell’Interno.