“Nessun paese, nessuna società ha messo a punto un modello perfetto per contrastare il razzismo e le discriminazioni. Su questo argomento, nessuno è in grado di dare lezioni ai Paesi vicini o al resto del mondo. La vera sfida è costruire un nuovo modello, che riporti la politica anti-discriminatoria nel quadro più generale di un progetto sociale ed economico egualitario; che riconosca la realtà del razzismo e delle discriminazioni e si doti di strumenti per misurarli e correggerli, senza irrigidire le diverse identità, che sono sempre plurali e molteplici e continuamente in via di ridefinizione e ricostruzione. Questo piccolo libro ha una sola ambizione: mostrare che è possibile discutere concretamente sul modo migliore di combattere le discriminazioni e permettere la convivenza civile”: Thomas Piketty, autore del best seller mondiale Il capitale nel XXI secolo, torna in libreria con Misurare il razzismo. Vincere le discriminazioni, edito da La nave di Teseo, una riflessione di straordinaria attualità sulle disuguaglianze che dovremmo combattere.
Piketty, professore all’École des Hautes Études en Sciences Sociales e all’École d’Économie de Paris, dove è anche codirettore del World Inequality Lab, è autore di numerosi studi storici e teorici, che gli hanno fatto meritare nel 2013 il premio Yrjö Jahnsson, assegnato dalla European Economic Association. Scrive per Libération e Le Monde. Il suo libro Il capitale nel XXI secolo (2014) è stato tradotto in 40 lingue e ha venduto 2,5 milioni di copie, seguito da Si può salvare l’Europa? (2015) e Capitale e disuguaglianza (2017). Ha pubblicato anche i saggi Capitale e ideologia (2020) e Una breve storia dell’uguaglianza (2021).