Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, ha pubblicato la sua analisi annuale dei rischi per il 2025-2026, fornendo una panoramica completa delle pressioni alle frontiere esterne dell’Unione europea.
“Questo rapporto aiuta gli Stati membri dell’Unione europea a prepararsi, pianificare e agire insieme” ha dichiarato il direttore esecutivo di Frontex, Hans Leijtens.
Le principali conclusioni del rapporto riguardano
Confini orientali: l’uso della migrazione come strumento di pressione continua a generare imprevedibilità e minacce ibride.
Rotte meridionali: l’instabilità, l’influenza esterna in Africa e il peggioramento delle crisi umanitarie nel Sahel stanno alimentando nuove rotte migratorie e attività di contrabbando.
Frontiere aeree: documenti falsi, uso improprio dei visti e crescente utilizzo di aeroporti meno controllati rappresentano una sfida crescente.
Criminalità transfrontaliera: i gruppi criminali organizzati stanno diventando più agili e sfruttano strumenti digitali, droni e documenti falsi per aggirare la sicurezza delle frontiere.
Minacce ibride: disinformazione, sabotaggio e tentativi di destabilizzare la coesione dell’Ue continuano a destare preoccupazioni costanti.
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