Il lavoro irregolare e lo sfruttamento, un fenomeno diffuso su tutto il territorio nazionale e che riguarda diversi settori economici, mettendo a rischio la dignità e la sicurezza dei lavoratori. La Regione Piemonte ha presentato i risultati del progetto Common Ground 2023-2025. La Regione è l’ente capofila del progetto finanziato con fondi europei, in partenariato con le Regioni Liguria, Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Emilia Romagna.

Common Ground è stato sviluppato in due momenti. La prima fase, realizzata nell’autunno del 2023, ha previsto la formazione di oltre 150 operatori della Polizia Locale di Torino e di alcuni comuni limitrofi per approfondire le dinamiche dello sfruttamento lavorativo, le normative di riferimento e le procedure operative necessarie per affrontare le situazioni di irregolarità nei luoghi di lavoro.

La seconda fase, avviata nel 2024, si è concentrata sul potenziamento delle attività di vigilanza nel settore edile tramite una convenzione stipulata tra la Regione Piemonte e la Città di Torino. Grazie alla collaborazione con l’Ispettorato Territoriale del Lavoro e lo Spresal, sono stati realizzati servizi ispettivi straordinari congiunti per individuare e contrastare situazioni di illegalità e insicurezza nei cantieri. In totale sono stati 19 i cantieri ispezionati, di cui  11 pubblici e 8 privati. Le imprese edili  controllate sono state 86 e 297 i lavoratori controllati, di cui nessuno (al momento dell’ispezione) è risultato irregolare: 286 con contratto di lavoro subordinato e 11 artigiani.

“Non celebriamo solo la conclusione di un percorso, ma gettiamo le basi per il futuro. È nostro dovere continuare su questa strada, rafforzando ulteriormente le sinergie tra le istituzioni, investendo nella formazione degli operatori e potenziando gli strumenti a disposizione per contrastare ogni forma di sfruttamento lavorativo – ha sottolineato l’assessore all’Immigrazione, Sicurezza e Polizia locale della Regione Piemonte Enrico Bussalino – Questa esperienza infatti ha dimostrato quanto sia cruciale un’azione coordinata tra gli enti preposti. Il lavoro di squadra e la condivisione di competenze hanno permesso di ottenere risultati significativi, contribuendo a migliorare l’efficacia delle attività di controllo sul territorio”.