Sono oltre 10 mila le vittime della tratta di esseri umani registrate nell’Unione europea. Dai dati diffusi da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Ue, nel 2023 il numero di vittime è stato di 10.793, i trafficanti sospettati 8.471 e i trafficanti condannati 2.309.
Quasi due terzi (63 per cento) delle vittime registrate di tratta erano donne o ragazze, mentre meno di un quarto dei trafficanti sospettati e condannati erano di sesso femminile (rispettivamente il 24 e il 23 per cento).
Tra le persone registrate di cui è stata segnalata la forma di sfruttamento, 4.201 sono state vittime a fini di sfruttamento sessuale (il 43,8 per cento di tutte le vittime), 3.457 sono state vittime a fini di lavoro forzato (il 36 per cento) e 1.937 sono state vittime per altri scopi, come l’espianto di organi, frodi sui sussidi, attività criminali, accattonaggio forzato e altri (il 20,2 per cento).
Dai dati emerge un notevole aumento del numero di vittime registrate per lavoro forzato o servizi. Tra il 2008 e il 2018 la quota di queste vittime si è attestata tra il 14 e il 21 per cento e dal 2019 in poi la quota è stata tra il 28 e il 41 per cento.