Il 17 ottobre al Consiglio europeo si è tenuta una discussione strategica approfondita sulla migrazione in tutte le sue dimensioni e lungo tutte le rotte. “La migrazione è una sfida europea che richiede una risposta europea”.
Il Consiglio europeo invita il Consiglio stesso, gli Stati membri e la Commissione europea a intensificare i lavori su tutte le linee d’azione nell’ambito dell’approccio globale alla migrazione delineato nel febbraio 2023 e sottolinea l’importanza di dare attuazione alla legislazione dell’Ue adottata e di applicare la legislazione vigente, al fine di affrontare al meglio le sfide attuali.
Il Consiglio chiede inoltre una maggiore cooperazione con i paesi di origine e di transito, attraverso partenariati globali reciprocamente vantaggiosi, per affrontare le cause profonde e combattere il traffico e la tratta di esseri umani al fine di prevenire la perdita di vite umane e le partenze irregolari. L’allineamento della politica in materia di visti da parte dei paesi vicini è un elemento importante a tale riguardo. Percorsi sicuri e legali in linea con le competenze nazionali sono fondamentali per una migrazione regolare e ordinata.
Il Consiglio sollecita anche un’azione a tutti i livelli per facilitare, aumentare e accelerare i rimpatri dall’Unione europea, mediante il ricorso all’insieme delle politiche, degli strumenti e dei mezzi pertinenti di cui l’Ue dispone, compresi la diplomazia, lo sviluppo, il commercio e i visti e invita la Commissione a presentare con urgenza una nuova proposta legislativa.
“Né alla Russia, né alla Bielorussia, né a nessun altro paese può essere consentito di abusare dei nostri valori, compreso il diritto di asilo, e di minare le nostre democrazie”. Il Consiglio europeo esprime solidarietà alla Polonia e agli Stati membri che si trovano ad affrontare tali sfide.
“Situazioni eccezionali richiedono misure appropriate”. Il Consiglio europeo ricorda la sua determinazione ad assicurare il controllo efficace delle frontiere esterne attraverso tutti i mezzi disponibili, anche con il sostegno dell’Unione europea, in linea con il diritto dell’Ue e internazionale e ribadisce il suo impegno a contrastare la strumentalizzazione dei migranti a fini politici.
Tra le decisioni, la necessità di nuovi modi per prevenire e contrastare la migrazione irregolare in linea con il diritto dell’Ue e internazionale. Il Consiglio europeo ricorda l’importanza del corretto funzionamento dello spazio Schengen, conformemente al codice frontiere Schengen rivisto.