Per celebrare l’approvazione della Convenzione relativa allo statuto dei rifugiati da parte dell’Assemblea generale dell’Onu, il 20 giugno viene celebrata la Giornata Mondiale del Rifugiato. Una ricorrenza internazionale, promossa dall’Unhcr, l’Agenzia Onu per i Rifugiati, che nel territorio provinciale verrà vissuta e partecipata attraverso La comunità che vorrei, un festival diffuso che si svolgerà fino al 21 giugno, tra Alessandria, Acqui Terme, Novi Ligure e Serravalle Scrivia, e che individua l’arte come veicolo di inclusione sociale.
L’iniziativa nasce da un importante lavoro di rete tra gli enti facenti parte della Comunità di Fermento e la rete alessandrina e provinciale del Sai, il Sistema di Accoglienza Integrata, che sul Comune di Alessandria è gestito dal Cissaca in collaborazione con Fondazione Eri Ets, mentre a livello provinciale è gestito in collaborazione con la Cooperativa Sociale Crescere Insieme. Si unisce ai promotori Refugees Welcome Alessandria, parte di una rete nazionale attiva nella promozione del coinvolgimento attivo di famiglie e cittadini della comunità locale nell’accoglienza.
Fermento è una comunità di pratiche e saperi che riunisce diversi enti nell’obiettivo di promuovere l’inclusione dei cittadini stranieri, potenziando opportunità e servizi sul territorio della provincia di Alessandria a beneficio di tutti i soggetti più vulnerabili e dell’intera collettività. La comunità promuove il festival attraverso la partecipazione del gruppo di enti rappresentanti il territorio novese e una rete dedicata a sostenere le famiglie con background migratorio.
In occasione del Festival, ciascuno degli enti locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata, con le proprie professionalità e attivando risorse, contatti e fondi, ha contribuito a proporre un’offerta articolata e adatta a diverse fasce di età e a pubblici differenziati, per creare un calendario di appuntamenti che hanno come filo conduttore l’arte come elemento di inclusione, partecipazione e accoglienza positiva.
La comunità che vorrei mette al centro la cultura, il patrimonio e l’arte come ponti che avvicinano e accorciano le distanze, come momento di scambio di esperienze condivise, come spazio per ascoltare l’altro e farci ascoltare.
Così un corso di italiano diventa scenario di lettura di favole dal mondo per avvicinare le famiglie; una piazza, un grande gioco dell’oca per far riflettere a ogni casella sul nostro ruolo di cittadini attivi nella promozione di comunità accoglienti; uno spettacolo teatrale, l’occasione per dare parola a ragazzi ospiti di strutture di accoglienza; proiezioni di film, un’opportunità per riflettere sul significato di “integrazione”; un libro, un laboratorio ludico-creativo per i più piccoli e i loro genitori; la pittura, un workshop e un murale d’artista per una città “a colori”. E poi momenti di approfondimento, musica e convivialità, con cibi dal mondo e dalle realtà sociali del territorio. Tutti gli eventi sono ad accesso libero e gratuito.
Il festival è promosso da Provincia di Alessandria, Comuni di Alessandria, Novi Ligure e Serravalle Scrivia, Consulta pari opportunità Comune di Serravalle, Cissaca, Consorzio dei Servizi alla Persona del Novese, Aps Cambalache, Cooperativa Sociale Azimut, Fondazione Eri, Crescere Insieme, Cpia2 di Novi Ligure, Istituto Comprensivo Martiri della Benedicta, Asl Al, Centro per l’Impiego di Novi Ligure, Associazione San Vincenzo di Novi Ligure, Caritas Diocesana di Tortona – Centro di Ascolto di Novi Ligure, Associazione Cultura e Sviluppo, Refugees Welcome – Alessandria, Il Chiostro – Ostello Alessandria, Enaip Alessandria. Il festival è realizzato grazie al sostegno di Fondazione Social, Fondazione Compagnia di San Paolo e il Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. Gli organizzatori ringraziano Ristorazione Sociale, Fuga di Sapori, Il Tiretto col cuore, Social Community Theatre Centre, Officina Femminile e tutti gli altri enti coinvolti nell’ideazione, realizzazione e organizzazione dei diversi eventi.
Ecco il programma completo