Mark Rutte, Kaïs Saïed, Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen (Audiovisual Service Commissione europea)

Cinque pilastri per il memorandum d’intesa su un partenariato strategico e globale tra  la Tunisia e l’Unione Europea concordato tra la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, il primo ministro olandese Mark Rutte insieme al presidente della Tunisia Kaïs Saied: stabilità macroeconomica, commercio e investimenti, transizione verso l’energia verde, contatti interpersonali e migrazione.

Su quest’ultimo tema le parti hanno sottolineato l’intenzione di sviluppare un approccio olistico alla migrazione per evidenziarne i vantaggi in termini di sviluppo economico e sociale, avvicinando le persone e affrontando le cause profonde della migrazione irregolare. A questo proposito, Tunisia e Ue accordano di promuovere lo sviluppo sostenibile nelle aree svantaggiate ad alto potenziale migratorio sostenendo l’emancipazione e l’occupabilità dei tunisini in situazioni vulnerabili, in particolare attraverso il sostegno alla formazione professionale, all’occupazione e all’iniziativa privata. Individuate anche come priorità comuni la lotta all’immigrazione irregolare per evitare la perdita di vite umane e lo sviluppo di canali legali per la migrazione.

La Tunisia ribadisce di non essere un Paese di insediamento per migranti irregolari e riafferma la sua posizione di presidiare solo i propri confini. Questo approccio si baserà sul rispetto dei diritti umani e comprenderà la lotta contro le reti criminali di trafficanti di migranti e di esseri umani, nel quadro del partenariato operativo rafforzato annunciato nell’aprile 2023 e il cui contenuto è in discussione, e una gestione efficace delle frontiere,

L’Europa e lo Stato nord africano accordano di continuare a lavorare insieme per affrontare le sfide poste dall’aumento della migrazione irregolare in Tunisia e nell’Ue, riconoscendo gli sforzi compiuti e i risultati conseguiti dalle autorità tunisine, di adoperarsi per migliorare ulteriormente il coordinamento delle operazioni di ricerca e salvataggio in mare e l’attuazione di misure efficaci per combattere il traffico di migranti e la tratta di esseri umani. L’Unione europea fornirà un adeguato sostegno finanziario aggiuntivo, in particolare per gli acquisti, la formazione e il supporto tecnico necessari per migliorare ulteriormente la gestione delle frontiere tunisine.

L’Ue sosterrà e faciliterà l’attuazione del memorandum d’intesa anche in contesti bilaterali con gli Stati membri in materia di rimpatri e riammissioni. Le parti concordano inoltre di sostenere il ritorno dei migranti irregolari in Tunisia nei loro Paesi di origine nel rispetto del diritto internazionale e della loro dignità, di promuovere percorsi legali per la migrazione, comprese opportunità di lavoro stagionale, per stimolare la mobilità internazionale a tutti i livelli di competenza e per rafforzare la cooperazione sullo sviluppo delle competenze in modo reciprocamente vantaggioso.

Infine è stato concordato di lavorare per l’attuazione di una Talent Partnership per promuovere la migrazione legale, nell’interesse di entrambe le parti, sulla base delle reciproche esigenze della Tunisia e degli Stati membri dell’Ue, a beneficio dei settori di attività e delle professioni individuati congiuntamente.