Sono atterrati in Italia i tre voli umanitari che trasportano un gruppo di pazienti palestinesi in arrivo da Gaza, nell’ambito delle operazioni di evacuazione sanitaria ed accoglienza portate avanti dal Governo italiano. Fra questi anche il piccolo Adam e la madre Alaa Alnajjar, che nelle scorse settimane ha perso l’intera famiglia a Gaza. Le evacuazioni sanitarie finora hanno permesso di ricoverare presso strutture sanitarie in Italia 133 bambini di Gaza. Questa è la più importante operazione di evacuazione sanitaria finora sostenuta, che coinvolge minori feriti e malati per un totale di 17 pazienti e 53 loro famigliari accompagnatori.
L’uscita del gruppo da Gaza è stata resa possibile grazie al lavoro diplomatico che ha visto impegnate l’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv e il Consolato Generale a Gerusalemme e i funzionari della Presidenza del Consiglio. L’evacuazione sanitaria è realizzata con il supporto del Meccanismo di Protezione Civile dell’Unione Europea e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, grazie alle sinergie tra la Farnesina, Ministero della Difesa, Ministero dell’Interno e Dipartimento della Protezione Civile. A bordo dei tre aerei C-130 dell’Aereonautica Militare erano presenti unità mediche e sanitarie militari e della Croce Rossa Italiana, oltre a personale della Protezione Civile e dell’Unità di Crisi della Farnesina.
I voli sanitari erano destinati a Milano, Verona, Pratica di Mare e Pisa. Una volta giunti in Italia, i pazienti sono stati ricoverati in vari ospedali sul territorio nazionale per ricevere le cure necessarie. Le strutture ospedaliere che hanno dato disponibilità sono il Regina Margherita di Torino, gli Ospedali Niguarda e Policlinico di Milano, l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, le Aziende Ospedaliere Universitarie di Padova e Verona, il Meyer di Firenze, l’Ospedale Pediatrico Apuano di Massa, l’Ospedale Maggiore di Bologna, il Policlinico di Modena, gli Ospedali Gemelli e Bambino Gesù di Roma.
Sale a 150 il numero di pazienti palestinesi che, con le relative famiglie (oltre 450 persone), sono finora stati evacuati da Gaza per essere trattati in strutture italiane. L’Italia si conferma così il quarto Paese al mondo, il primo fra quelli occidentali, ad aver organizzato l’evacuazione e il trasferimento in ospedali specializzati di pazienti provenienti dalla Striscia.
Per quanto riguarda in particolare il Piemonte, all’ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino sono arrivati tre bambini provenienti da Gaza. Si tratta di un bambino di 8 anni, accompagnato dal padre e dal fratello, che ha riportato lesioni da esplosione, ferite multiple e ustioni; un bambino di 2 anni, accompagnato da madre, padre e due fratelli, affetto da una rara malformazione congenita del cuore e di una bambina di 3 anni, accompagnata dalla mamma, dalla zia e dal fratello affetta da cardiopatia congenita e immunodeficienza, che comporta frequenti infezioni polmonari e ricoveri ospedalieri ricorrenti.