Hadeel, rifugiata siriana in Libano © Unhcr/Houssam Hariri
“Fermiamo il gelo dell’inverno, che sta mettendo a rischio la sopravvivenza di decine di migliaia di famiglie costrette a vivere in case danneggiate dalle bombe e in rifugi di emergenza, in Paesi come l’Afghanistan, la Siria e l’Ucraina dove le temperature, in alcune aree, in questo periodo dell’anno, possono scendere di parecchi gradi sotto lo zero. Fermiamo il gelo della paura, che colpisce milioni di persone in fuga, soprattutto donne e bambini, i quali devono convivere con l’angoscia di non riuscire a superare la stagione fredda. Fermiamo il gelo dell’indifferenza, che spesso ci fa sentire impotenti davanti alla proliferazione di conflitti brutali che sconvolgono la vita di milioni di persone e dinanzi alla mancanza di soluzioni pacifiche”. È l’appello che l’Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati, lancia con la campagna Ferma il gelo, un’iniziativa che ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sofferenza vissuta dalle persone in fuga dalla violenza e di raccogliere fondi per fornire aiuti specifici per l’inverno a 4,7 milioni di rifugiati e sfollati in 8 Paesi, tra i quali l’Afghanistan, la Siria e l’Ucraina.
43 emergenze umanitarie nel 2023, mai cosi tante negli ultimi 10 anni
Come emerge nel rapporto Emergency Preparedness and Response, nel 2023 l’Unhcr ha annunciato 43 emergenze in 29 Paesi, il numero più alto dell’ultimo decennio. Questa crescita di conflitti, violazioni dei diritti umani e di eventi metereologici estremi registrata nel 2023, appare destinata a persistere nel 2024: se si confermasse questa tendenza, si stima che il numero di persone costrette alla fuga salirebbe dagli attuali 114 milioni a 130 entro la fine dell’anno. Una cifra che segnerebbe un ennesimo triste record e che rappresenterebbe un ulteriore drammatico fallimento nel garantire pace e sicurezza.
“Ogni nuova emergenza fa cadere le precedenti in un oblio che rischia di far dimenticare in quanti paesi del mondo persista una condizione di sofferenza umana incommensurabile – dichiara Laura Iucci, direttrice della raccolta fondi di Unhcr Italia – Penso ad esempio alle centinaia di migliaia di famiglie in Siria, in Afghanistan e in Ucraina già stremate da conflitti e violenze che ora si trovano in balia di temperature estremamente rigide e senza mezzi per farvi fronte. Oggi possiamo fermare insieme il gelo invernale e anche quello della paura e dell’indifferenza: con un sms o una chiamata da rete fissa al 45588 possiamo aiutare quanti si trovano oggi in una condizione di estrema difficoltà, una coperta può salvare una vita”.
4,7 milioni di rifugiati e degli sfollati nella morsa del gelo in Afghanistan, Siria e Ucraina
I fondi raccolti con la campagna “Ferma il gelo” contribuiranno a finanziare le operazioni invernali dell’Unhcr a beneficio di 4,7 milioni di rifugiati e sfollati in 8 Paesi: Afghanistan, Egitto, Giordania, Iran, Libano, Pakistan, Siria e Ucraina. La loro sofferenza sta aumentando di giorno in giorno durante questo rigido inverno e i loro bisogni crescono in maniera esponenziale al pari dei rischi. Il piano invernale di aiuti si articola intorno alle emergenze in corso in Afghanistan, Siria e Ucraina.
L’Afghanistan si conferma una delle più gravi crisi umanitarie al mondo. Stretto nella morsa tra deterioramento dei diritti umani, in particolare per le donne e le ragazze, acuta insicurezza alimentare, gravi shock climatici e catastrofi naturali, il Paese conta oggi 3,2 milioni di sfollati interni, mentre sono oltre 5,3 milioni i rifugiati, la maggior parte in Iran e Pakistan. Dal 15 settembre dello scorso anno, inoltre, il Paese sta affrontando l’arrivo in massa di persone afghane dal Pakistan a seguito del provvedimento nel quale si chiede agli stranieri privi di documenti di lasciare il Paese. Ad oggi sono oltre 500 mila i cittadini afghani, compresi i rifugiati registrati e altre persone con documenti validi, che sono rientrati nel paese di origine forzatamente. Le persone, soprattutto donne e bambini, che arrivano ai punti di frontiera tra Pakistan e Afghanistan sono esauste e hanno bisogno di assistenza di emergenza, viste anche le temperature sottozero, in alcune aree del Paese la temperatura può arrivare fino a – 20 gradi. All’inizio di ottobre 2023, due potenti terremoti hanno colpito la Provincia di Herat che ha causato oltre 1400 vittime, distrutto 10 mila abitazioni e lasciato circa 114 mila persone in urgente stato di bisogno di assistenza umanitaria. Unhcr sta fornendo assistenza specifica per l’inverno a circa 1 milione e 890 mila sfollati in Afghanistan e rifugiati afghani in Pakistan e Iran.
Giunta al suo tredicesimo anno, la crisi siriana rimane tra le più ampie al mondo per numero di persone costrette a fuggire. Sono 7,2 milioni gli sfollati interni e 5,1 milioni i rifugiati nei Paesi limitrofi. I terremoti del febbraio 2023 hanno ulteriormente aggravato la situazione, colpendo circa 8,8 milioni di persone e distruggendo case e infrastrutture vitali. In molti continuano ad affrontare gravi e crescenti difficoltà, in particolare la povertà estrema, l’insicurezza alimentare e l’aumento del costo della vita. Si stima che circa il 90% della popolazione viva al di sotto della soglia di povertà. Il programma dell’Unhcr specifico per l’inverno prevede di raggiungere 1 milione e 950 mila persone in Siria e nei Paesi confinanti.
Con quasi 4 milioni di sfollati interni e 6,3 milioni di persone fuggite in altri Paesi, l’Ucraina è piombata nel suo secondo inverno di guerra. Il crollo delle temperature rende ancora più grave una situazione già disastrosa. Secondo le nostre stime, 14,6 milioni di persone – il 40% della popolazione ucraina – hanno bisogno di assistenza umanitaria e 1,4 milioni di unità abitative sono state distrutte dall’inizio della guerra. L’Unhcr ha in programma di raggiungere 900 mila persone con aiuti specifici per l’inverno tra cui generatori, materiali per isolare termicamente le case danneggiate, abiti invernali e altri beni di prima necessità.
“Ferma il gelo” con un sms o una chiamata dal fisso al 45508
Fino al 18 febbraio la campagna può essere sostenuta donando al numero solidale 45588. Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun sms inviato da cellulari Windtre, Tim, Vodafone, Iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali. Sarà di 5 o 10 euro per le chiamate da rete fissa Tim, Vodafone, Windtre, Fastweb, Tiscali, Geny Communications e, sempre per la rete fissa, di 5 euro da Twt, Convergenze, PosteMobile. I fondi raccolti da Unhcr contribuiranno a garantire aiuti specifici per l’inverno a migliaia di persone rifugiate e sfollate in Afghanistan, Egitto, Giordania, Iran, Libano, Pakistan, Siria e Ucraina. Tra gli interventi in programma la fornitura di beni di prima necessità specifici per l’inverno (coperte, stufe, abiti invernali), l’assistenza economica diretta alle famiglie più vulnerabili che in questo modo potranno autonomamente provvedere alle spese essenziali come cibo e medicine, l’isolamento termico degli alloggi di emergenza e i, supporto alle famiglie per la riparazione delle abitazioni danneggiate.